La nuova frontiera della vendita è certamente quella online. I potenziali clienti preferiscono sempre di più l’e-commerce al negozio fisico, attendendo comodamente a casa propria i prodotti acquistati attraverso i molteplici store presenti su Internet.
Molto spesso, però, i nuovi imprenditori della rete hanno idee e conoscenze adeguate per condurre il proprio progetto, ma quello che manca è la volontà o la possibilità di gestire le incombenze legate all’approvvigionamento della merce, alla gestione delle spedizioni e delle scorte.
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Il dropshipping rappresenta una soluzione innovativa ed efficace per ovviare a queste problematiche organizzative.
Il dropshipping è un modello di business per e-commerce molto in voga all’estero, che sta acquisendo sostenitori anche in Italia. I venditori concludono con i propri clienti transazioni, che hanno ad oggetto prodotti non posseduti realmente nei magazzini. Il titolare di uno store online, dunque, svolge il ruolo di mero intermediario tra il fornitore e il cliente, senza doversi occupare anche dell’imballaggio e dell’organizzazione delle spedizioni.
L’unico investimento del venditore, insomma, è rappresentato dal costo di realizzazione del sito da utilizzare per le vendite online. Il titolare dello store può, inoltre, anche noleggiare una piattaforma di cui servirsi per la propria attività.
Il venditore può facilmente utilizzare il modello del dropshipping, seguendo due semplici ed efficaci consigli.
Il primo dei suggerimenti si basa sulla necessaria scelta di fornitori affidabili e professionali. Questi dovranno occuparsi in maniera totalmente autonoma di alcuni aspetti di primaria importanza per le vendite online come, ad esempio:
-la gestione del magazzino
-l’inventario
-l’approvvigionamento della merce
-la spedizione dei prodotti acquistati dai clienti.
Il secondo consiglio, che vale indipendentemente dal modello di business scelto per il proprio e-commerce, è quello di avvalersi della pubblicità. Il marketing è un aspetto fondamentale in ogni attività imprenditoriale, ma nell’ambito dell’e-commerce lo è probabilmente ancora di più.
Oltre ad investire economicamente in campagne pubblicitarie su internet, un’idea vincente è sicuramente quella di servirsi dei social network come Facebook, Instagram o YouTube per far conoscere i propri prodotti, acquisendo nuove porzioni di clientela.
È necessario a questo punto comprendere la modalità attraverso la quale avviene il processo di scambio commerciale tra i protagonisti di questo innovativo modello di business: il venditore, il fornitore (o dropshipper) e il consumatore.
Quando un cliente acquista dal negozio online del venditore, quest’ultimo, servendosi del dropshipping, contatta il fornitore per prenotare (e pagare) il prodotto appena venduto al consumatore. È indispensabile, ovviamente, indicare l’indirizzo del cliente, al fine di permettere al dropshipper l’effettiva consegna della merce.
Da un punto di vista prettamente economico, il venditore guadagna la somma versatagli dal consumatore, meno il prezzo del fornitore e meno le spese pubblicitarie per la promozione dell’e-commerce.
Il sistema del dropshipping arreca evidenti vantaggi sia ai venditori che ai fornitori/dropshippers.
Per quanto concerne i primi, il venditore attraverso questo modello:
-ha la possibilità di svolgere un’attività imprenditoriale senza la necessità di investire ingenti capitali iniziali, fatta eccezione per i costi legati al sito web e alle campagne pubblicitarie.
–non necessita di magazzini, in quanto non possiede fisicamente i prodotti che vende, nè ha bisogno di dipendenti
-per iniziare la propria attività di vendita ha bisogno semplicemente di una connessioneInternet, tramite la quale sarà possibile commerciare ogni tipo di prodotto.
I vantaggi sono palesi anche per il fornitore. Infatti il dropshipper aumenta:
-la propria rete di vendita grazie al lavoro del venditore
-la capacità di penetrazione sui mercati, sia tradizionali che online.
Il dropshipping presenta, comunque, oltre ai già citati pro, anche alcuni svantaggi.
In primis bisogna sottolineare il problema relativo ai numerosi competitors, spinti ad usufruire del modello del dropshipping a causa dei costi di investimento relativamente bassi. La competizione fa sì che spesso, per avere la meglio sugli altri venditori, si debbano offrire ai clienti prodotti a prezzi molto vantaggiosi, a volte anche troppo. Di conseguenza i ricavi possono risultare esigui, e l’unico modo per guadagnare somme consistenti è rappresentato dalla realizzazione di grossi volumi di vendita.
Un altro aspetto problematico è connesso all’approvvigionamento. Infatti, mancando un magazzino fisico, può risultare abbastanza complesso accontentare in tempi brevi le richieste dei clienti. Una soluzione potrebbe essere quella di avere contatti con più fornitori, ma questo può dimostrarsi controproducente. Ogni fornitore ha i propri metodi e tempi di consegna, e avere rapporti con più dropshippers che lavorano in maniera spesso molto differente tra di loro, è complicato.
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