“Il Comune di Caserta era stato destinatario di richieste di transito di mezzi in vista di un evento di moda. Per tali ragioni ha autorizzato il transito, il parcheggio e il carico e scarico merci in viale Douhet solo ed esclusivamente ai veicoli a servizio della manifestazione programmata per quella sera. Tutto cio’ in quanto non era possibile raggiungere la Reggia da via Gasparri, visto che in piazza Gramsci era in programma la manifestazione ‘Chocolate Days’. Non e’ stata, dunque, rilasciata alcuna autorizzazione per il trasporto privato di persone dinanzi alla Reggia”. Cosi’ il sindaco di Caserta Carlo Marino risponde alle polemiche che si stanno scatenando in queste ore sui social sul matrimonio di Angela Ammaturo, ad del marchio Frank Morello, il 5 gennaio alla Reggia di Caserta. Questa volta sotto i riflettori il documento di richiesta per poter transitare con le auto e sostare nei pressi della Reggia di Caserta. Nella richiesta firmata da Maurizio Gemma, direttore della Film Commission che ha curato l’evento, non si parla di matrimonio bensi’ di “cena di gala” ed “evento di moda”. La cerimonia nuziale in effetti era stata celebrata nella chiesa di San Francesco di Paola a Napoli, poi gli ospiti si sinistra trasferiti nel palazzo reale di Carlo III per il rinfresco. “La sosta in viale Douhet – dice il sindaco Marino – e’ stata concessa come gia’ avvenuto per altri tipi di manifestazioni utili alla promozione del grande patrimonio culturale costituito dalla Reggia e dell’intero territorio al fine di garantire un adeguato supporto alla buona riuscita dell’evento. Tutto e’ stato fatto nella convinzione che si trattasse realmente di uno spettacolo di moda e non certo di un matrimonio. Alla luce di quanto emerso successivamente alla serata del 5 gennaio, il Comandante della Polizia Municipale, Luigi De Simone, in qualita’ di autorita’ di Polizia Giudiziaria, redigera’ una relazione e la trasmettera’ all’Ufficio Legale del Comune, che dovra’ valutare i possibili danni di immagine subiti dall’Amministrazione. Contestualmente – conclude – non e’ esclusa l’eventualita’ che l’intera documentazione relativa all’evento del 5 gennaio possa essere inviata all’Autorita’ Giudiziaria competente”. Intorno alla festa di matrimonio si sono scatenate molte polemiche pet la decisione del direttore Mauro Felicori di concedere in affitto alcuni spazi per questo tipo di eventi. Agli sposi festeggiare il matrimonio all’interno della Reggia e’ costato circa 50mila euro. Per Felicori, che ha sempre difeso questa scelta, questo tipo di eventi e’ solo un modo per incassare soldi da destinare alla manutenzione, senza causare danni. Poi era circolata in rete la foto del fioraio che nell’allestire lo scalone principale era salito su uno dei cavalli di marmo, usandolo come scala. Per il direttore, una negligenza di chi doveva vigilare e che dovra’ assumersi le sue responsabilita’.
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