Grande afflusso al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli anche oggi: nella mattinata sono stati 111 gli accessi registrati. Numeri importanti che seguono quelli dei giorni scorsi. Per fronteggiare l’emergenza, i vertici del Cardarelli hanno richiamato in servizio personale infermieristico e operatori socio sanitari. La disposizione, firmata ieri dal direttore generale, Ciro Verdoliva, resta in vigore fino a lunedi’ 8, giorno in cui, in seguito ad una riunione tra i vertici, sara’ deciso se l’ordine di servizio potra’ essere soppresso, se andra’ mantenuto o se andra’ potenziato. A riferirlo lo stesso Verdoliva. “Per poter fronteggiare un carico maggiore di accessi al Pronto soccorso, all’Osservazione breve intensiva e nelle Aree di medicina – spiega – ho dovuto aumentare la forza lavoro, con particolare riferimento agli operatori infermieristici e a quelli socio sanitari”. Il manager spiega che “le sofferenze maggiori si registrano in area medica, mentre nelle chirurgie si lavora normalmente”. Secondo i numeri forniti, gia’ nella mattinata odierna sono stati 67 i pazienti giunti al pronto soccorso, passati ad oltre cento in poche ore. Allo stato attuale e’ stato necessario ricorrere a 16 barelle nel reparto di Medicina d’urgenza.
Numeri che seguono quelli toccati ieri, in cui si e’ arrivati alla quota di 250 accessi al pronto soccorso, di cui il 70 per cento e’ stato dimesso nell’arco della giornate. “Nel corso di queste giornate – ha detto Verdoliva – abbiamo registrato un afflusso importante anche di pazienti con patologie importanti che, pertanto, devono anche essere allettati nei reparti di degenza anche se la meta’ dei pazienti che arriva viene dimesso direttamente dal pronto soccorso. Ci troviamo a gestire una fase in cui alla straordinaria normalita’ del Cardarelli si aggiunge il particolare momento legato al freddo e al periodo influenzale”. Nella giornata di ieri l’incidenza delle barelle rispetto ai posti letto e’ stata pari all’1,12 per cento.
“E come per magia, sconfessando puntualmente i proclami del governatore di questa regione, al Cardarelli e’ tornata a materializzarsi l’emergenza barelle. E, con somma sorpresa, al presidente della giunta regionale siamo costretti a far notare che la carenza di unita’ nel nosocomio piu’ grande del Mezzogiorno e’ ancora tale da costringere il direttore generale a richiamare in servizio il personale medico e infermieristico”. Cosi’ il consigliere regionale M5S, Valeria Ciarambino. Il tutto a fronte della piu’ prevedibile di tutte le emergenze: l’influenza di stagione. Che non ha ancora raggiunto il suo picco, ma gia’ costringe il personale agli straordinari. Nella giornata di oggi siamo stati tempestati di messaggi di persone che hanno parenti ricoverati al Cardarelli e che non fanno che rimandarci descrizioni di scene da gironi danteschi, con operatori sanitari costretti a fare i conti non solo con carenza di barelle” ma sentire l’esponente dei M5S anche di altro materiale. “Il paradosso di tutta questa storia – sottolinea Ciarambino – e’ che la disposizione con la quale e’ stato richiamato in servizio il personale del Cardarelli e’ stata firmata dal dg Verdoliva, lo stesso manager che, appena tre mesi fa, si era affrettato ad annunciare che mai piu’ al Cardarelli avrebbero vissuto situazioni di emergenza come quella che si sta registrando proprio in queste ore”.
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