Era stato Francesco Valentinelli a compiere l’agguato contro Antonio Boccia gambizzato il 18 novembre 2015 per motivi legati al controllo di una “piazza di spaccio” nei quartieri Spagnoli. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare emessa stamane a carico del gruppo dei “Farelli”, una costola del clan Elia del pallonetto di santa Lucia e dei Mariano dei Quartieri Spagnoli. Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 19 indagati. Con il provvedimento il G.I.P. ha disposto 5 custodie in carcere, 11 arresti domiciliari, 1 obbligo di firma e 2 divieti di dimora in Napoli e provincia. Tra gli arrestati raggiunti in carcere dal provevdimento c’è appunto anche Francesco Valentinelli, l’uomo arrestato il 30 novembre 2017 poiché ritenuto responsabile dell’omicidio di Gennaro Verrano, commesso il 17 novembre 2017 tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Le indagini hanno anche permesso di individuare i 2 favoreggiatori della latitanza di Salvatore Maggio (appartenente al clan “Mazzarella” e pentito da alcuni mesi ), catturato dai carabinieri il 10 giugno 2016 in un resort di Vico Equense. Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi, esplosione di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico, usura, favoreggiamento di latitanza e ricettazione.Attraverso intercettazioni, istallazione di telecamere investigative e pedinamenti, i militari dell’Arma, nell’ambito di indagini coordinate dalla D.D.A. di Napoli, hanno identificato tutti i componenti del gruppo criminale di cui hanno delineato la struttura e individuato le principali fonti di profitto.
Si tratta di un vasto giro di “micro usura”, che produceva un volume d’affari di circa 20mila euro al mese, e della gestione di 4 piazze di spaccio aperte 24 ore al giorno per la vendita di cocaina, sia in loco che su ordinazione. Durante le indagini i militari hanno sequestrato i libri contabili del gruppo e 103mila euro -parte in contante e parte depositati su un libretto- ritenuti provento di usura.I riscontri all’attività d’indagine hanno permesso, inoltre, di sequestrare una pistola semiautomatica e decine di cartucce nella disponibilità del gruppo, oltre che di arrestare 4 persone che detenevano arma e munizioni.
Nel corso dell’attività sono stati sequestrati complessivamente 180 grammi di cocaina, per la cui detenzione sono state arrestate in flagranza di reato 7 persone.
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