Lunedì 15 gennaio, a Roma, nella nuova aula del Palazzo dei gruppi parlamentari, sarà presentato il volume – per le edizioni Papavero – scritto da Gianni Mauro. Presenti Mariastella Gelmini e Pippo Baudo, che ha scritto la prefazione. Il libro si intitola “Bruno Venturini, una voce che ha emozionato il mondo” e raccoglie quarant’anni di carriera dell’ambasciatore della canzone napoletana nel mondo. “Racconto la mia vita – spiega Venturini – Il libro ha la prefazione di Pippo Baudo, mio figlio Salvatore ha curato la supervisione per tutti gli eventi che hanno caratterizzato la mia carriera”.
Il maestro Venturini è felice di festeggiare così i suoi quarant’anni di carriera. “Sono stati i miei figli Raffaele, Vittorio e Salvatore a lavorare al libro, spinti da Gianni Mauro, mio vecchio amico – racconta – I miei tre figli hanno lavorato per quasi due anni con tutti gli articoli di giornale che ho raccolto nel tempo”. Ritagli conservati con cura e che, in occasione di uno dei traslochi del maestro, “hanno richiesto un centinaio di scatole”. “C’è la mia carriera dai primi passi – dice – da quando, alunno alle elementari, fui indicato come voce per un coro quando a scuola venne un baritono del Teatro San Carlo”. Nella sua prima uscita in pubblico ha cantato “Fuiculi’ funicula'”, ripetuta poi migliaia di volte, persino in giapponese.
“Ed è stata scelta – sottolinea – nella versione cantata da me, come parte della colonna sonora di Benvenuti al Nord, la commedia diretta da Luca Miniero, sequel di Benvenuti al Sud”. Nel libro c’è la vita di Venturini, dai primi timidi tentativi di studiare canto, tra mille difficoltà per problemi economici alla bontà del suo primo maestro Alfredo Giorleo che gli regalò il libro di solfeggio e al quale non interessava nulla dell’aspetto economico. Il maestro ha dedicato la sua arte alla memoria di Enrico Caruso e auspica di poter presentare presto il suo libro a Napoli e di cantare al San Carlo.
Articolo pubblicato il giorno 10 Gennaio 2018 - 07:44