Bomba a San Giovanni a Teduccio: Monica Veneruso, la presunta ‘bombarola’ legata al clan Mazzarella è tornata a casa dopo 15 giorni di ospedale. La 43enne detta “Monicuccia”, ex affiliata al clan reale del Rione Pazzigno era rimasta coinvolta il 22 dicembre nello scoppio di una bomba con oltre un chilogrammo di esplosivo in via Ferrante Imparato. Monica Veneruso, con precedenti per droga fu investita dalla deflagrazione che distrusse l’androne del palazzo dove abitano alcuni pregiudicati legati alla cosca del Rione Pazzigno. Andò peggio al suo compagno Antonio Perna che colpito in pieno dalla bomba morì poco dopo il ricovero in ospedale. Poco lontano dal luogo dell’attentato i carabinieri, che conducono le indagini, trovarono un motorino risultato rubato.
Gli investigatori hanno sempre sospettato che la coppia avesse piazzato la bomba su ordine del clan Mazzarella, (Perna era legato a doppio filo con Salvatore Fido, reggente del clan nella zona) ma che non avessero calcolato la potenza di fuoco dell’a bomba che causò ingenti danni all’ingresso dell’edificio. Da quel giorno Monica Veneruso è rimasta ricoverata all’ospedale Cardarelli ma guardata a vista dai carabinieri. E’ stata anche più volte interrogata ma non ha fornito indicazioni utili alle indagini e ha sempre negato di essere insieme con il compagno deceduto l’autrice dell’attentato. Non essendoci, al momento prove certe, tantomeno filmati, a carico della donna non è stato emesso alcun provvedimento restrittivo, per cui una volta che le sue condizioni di salute sono migliorate la donna è stata dimessa dall’ospedale ed è tornata a casa. Monica Veneruso non è nuova alle cronache giudiziarie in quanto, oltre ad essere stata arrestata per spaccio, era stata la moglie di Antonio Erbetti, affiliato di spicco del clan reale morto in un agguato di camorra. La donna poi sposò un anziano imparentato con i Reale, morto per cause naturali e quindi il suo legame con Antonio Perna, morto nello scoppio della bomba del 22 dicembre. Il legame con Perna fu al centro di un agguato nei confronti dei due nel 2008 da parte dei Reale che “cacciarono” Monicuccia dal quartiere.
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