Baby gang senza freni a Napoli e provincia. Nel pomeriggio di ieri l’ultimo caso in ordine di tempo a Pomigliano d’arco teatro la scorsa settimana dlla brutale aggressione sfondo razziale di due ragazzini da parte di un branco di giovani poi identificati e denunciati da parte dei carabinieri in brevissimo tempo. Una persona anziana nel pomeriggio di ieri è stata aggredita da due giovani sconosciuti nei pressi della villa comunale di Pomigliano. L’uomo, che ha riportato lievi ferite, ha raccontato ai carabinieri di essere stato picchiato mentre stava portando a spasso il suo cagnolino e di non sapere il motivo dell’aggressione. Ha fornito anche alcuni dettagli sull’abbigliamento indossato dai ragazzi e i militari si sono messi sulle tracce dei due balordi facendo dei controlli proprio all’interno della villa comunale. Uno dei ragazzi indossava una maglia celeste. Durante i controlli i carabinieri hanno bloccato e identificato quattro minori che avevano gettato a terra una serie di bottiglie di alcolici appena bevute. I quattro hanno riferito ai carabinieri di aver acquistato regolarmente le bevande alcoliche in un bar della zona. Ora le forze dell’ordine sono alla ricerca del bar che ha effettuato la vendita illegale., visto che per legge la vendita degli alcolici è vietata ai minorenni. I quattro minori dopo l’identificazione sono stati rilasciati.
E venerdì sera è partita a Napoli l’operazione interforze ‘Sicurezza giovani’, lanciata dal ministro Minniti contro l’esplosione della violenza delle baby gang. I primi a finire nella rete dei controlli sono stati due minorenni autori di un pestaggio gratuito nei confronti di un 19enne ed altri sette che hanno danneggiato a sassate la stazione Cumana di Agnano. Dunque, calci e pugni senza motivo, ancora una volta all’esterno di una stazione della metropolitana. La vittima e’ finita in ospedale, i due aggressori – di 15 e 16 anni – sono stati bloccati dalla polizia. Entrambi hanno tatuato sull’avambraccio sinistro la scritta ‘hermano’ che per loro stessa ammissione indica l’appartenenza a una omonima gang. Il raid ha visto i minorenni giungere all’esterno della metropolitana a bordo di un motorino. Hanno colpito diverse volte il 19enne a calci e pugni, poi sono fuggiti. Le indagini della polizia hanno accertato che i due erano gia’ stati controllati insieme e che uno, il 15enne, era anche gia’ stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e porto di coltello lo scorso dicembre. La vittima li ha riconosciuti, e gli agenti hanno sequestrato due coltelli nell’abitazione del 15enne. Il secondo episodio, invece, ha visto protagonisti sette ragazzini tra i 13 e i 15 anni. Una baby gang che ha preso a sassate i vetri della sala d’attesa e della biglietteria della stazione di Agnano della Cumana, la ferrovia che collega Napoli con i comuni flegrei. Gli agenti del Commissariato di Bagnoli li hanno sorpresi e bloccati proprio nell’ambito dei servizi predisposti nel “Piano Sicurezza Giovani”. I ragazzini sono stati identificati, denunciati e affidati ai genitori. I controlli di ‘Sicurezza giovani’, che vede in campo Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, sono scattati ieri: 250 le persone finora controllate, di cui 102 minorenni. Gli agenti del commissariato Dante hanno denunciato in stato di liberta’ un 17enne napoletano: era in possesso di un coltello a serramanico con una lama di 9 centimetri. Nei pressi della fermata metro di piazza Cavour sono stati bloccati tre giovani dei quali uno trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 15,5 centimetri. L’ex sindaco Antonio Bassolino commenta positivamente le iniziative varate da Minniti martedi’ scorso a Napoli. “Ma naturalmente il fenomeno delle baby gang va ben oltre l’ordine pubblico e la sicurezza urbana. Il problema enorme che abbiamo di fronte chiama in causa tutte le forze della citta’ e del paese”. “Ecco perche’ – spiega – sarebbe utile una approfondita sessione del consiglio comunale per definire un aggiornato programma di interventi. Si dovrebbe poi anche costruire un impegnativo incontro con il presidente Gentiloni e con i ministri competenti in materia di istruzione e formazione, di sviluppo e di welfare, di rigenerazione urbana”.
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