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Baby gang, il corteo di Napoli: ‘Il vero male é l’indifferenza’

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Napoli, corteo contro le baby gang: centinaia di studenti in strada. ‘Basta violenza. Gaetano siamo con te’. È con queste parole che il lungo corteo, partito dalla metropolitana di Scampia, periferia nord di Napoli, ha raggiunto la stazione di Chiaiano Linea 1 dove alcuni giorni fa Gaetano, appena 15 anni, è stato aggredito senza motivo da un gruppo di violenti, tutti giovanissimi. Il corteo è stato organizzato dai compagni di scuola di Gaetano, ricoverato in ospedale, a cui hanno dovuto asportare la milza per le ferite riportate. Questo corteo è la risposta alla lunga scia di violenze che si sta verificando a Napoli. Poco prima di Natale, c’è stato il blitz violento contro Arturo, il 17enne accoltellato in via Foria, poi il fine settimana scorso un’altra aggressione a Pomigliano D’Arco. Oggi dunque studenti e professori insieme per sostenere i giovani aggrediti i queste ultime settimane, il corteo di oggi infatti è il secondo contro la violenza e contro le baby gang, il primo è stato organizzato dagli studenti del liceo frequentato da Arturo, e si è svolto nel cuore di Napoli, tra il Rione Sanità, via Foria e piazza Carlo III.

“Non temiamo la violenza dei cattivi ma l’indifferenza dei buoni”: e’ l’appello alla mobilitazione partito dal corteo di stamane contro le Baby gang, svoltosi alla periferia nord di Napoli che troppo spesso, denunciano i residenti, diventa terra di nessuno dove bande di minicriminali compiono impunemente le loro scorrerie. In duemila hanno sfilato verso la stazione della metropolitana di Chiaiano, teatro la settimana scorsa dell’ennesimo atto di violenza gratuito: un 15enne accerchiato dal branco e preso a calci e pugni, fino allo spappolamento della milza. “La violenza – dice Daniela, 17 anni, durante il corteo – e’ un male comune a molte grandi citta’. Il vero dramma dei nostri quartieri e’ l’abbandono: non solo da parte delle istituzioni ma anche degli stessi cittadini, che preferiscono chiudere gli occhi e ‘farsi gli affari propri'”. Emblematico il ferimento del 15enne, avvenuto intorno alle 18.30 in una zona affollata di pendolari, ma senza che nessuno intervenisse a difendere la vittima. La mobilitazione di oggi pero’ e’ un segnale positivo contro l’indifferenza, secondo il presidente dell’VIII municipalita’ Apostolos Paipais. “Siamo in piazza per far sentire la nostra vicinanza ai tanti Arturo, Gaetano, a tutti i ragazzi colpiti da raid di violenza inaudita. Questa e’ la vera Napoli, la Napoli che parla con la voce dei ragazzi. Bene ha fatto Il ministro Minniti ieri ad alzare il livello di allerta, fondamentale anche il sostegno della regione per la videosorveglianza, non possiamo perdere piu’ tempo. Bisogna assicurare questi piccoli criminali alla giustizia ed avere certezza della pena: ma contemporaneamente le Istituzioni, le scuole, le parrocchie e le associazioni in sinergia devono funzionare da comunita’ educante”.

Momenti di commozione si sono vissuti quando il corteo per la legalita’ e’ giunto davanti alla stazione Chiaiano della metropolitana di Napoli dove Gaetano e’ stato aggredito nei giorni scorsi con inaudita violenza da una Baby gang. Giovani in lacrime, ma anche applausi e canti, quando e’ stato sollevato lo striscione alla testa del corteo “Basta violenze, Gaetano siamo con te” proprio dinanzi all’ingresso della stazione. “E’ importante intervenire in questi territori pieni di potenzialita’ per estirpare le ultime radici di illegalita’ ancora presenti”, ha detto la criminologa Antonella Formicola, che ha preso parte al corteo di solidarieta’ promosso da studenti e docenti napoletani per solidarieta’ nei confronti di Gaetano. “Con questa manifestazione oggi Scampia ha dato prova della sua volonta’ di cambiamento. E’ stato un si’ accorato alla legalita’. Speriamo che questa opera di sensibilizzazione, che deve continuare, arrivi al cuore di quei giovani che vivono le devianze”, ha detto ancora Formicola.

Una delegazione del Comune di Napoli ha partecipato alla manifestazione di solidarieta’ con le vittime delle baby gang. In mezzo ai ragazzi tanti rappresentanti delle istituzioni: il presidente del Consiglio comunale Alessandro Fucito, i consiglieri Brambilla, Caniglia, Pace, il vice Sindaco Del Giudice e l’assessora alla Scuola Annamaria Palmieri, e ancora presidenti di Municipalita’, consiglieri municipali e associazioni radicate sul territorio. “I ragazzi oggi vanno ringraziati – ha detto Fucito – perche’ sollevano questioni diventate ormai di interesse centrale. Il fenomeno della violenza sui minori compiuta da minori dimostra di essere assai diffuso e articolato in una vera e propria patologia rispetto alla quale le risposte consuete non bastano e, anzi, rischiano di risultare caricaturali. Pensare di arrestare ragazzini di dodici anni o risolvere la questione con migliaia di poliziotti significa essere fuori strada. Occorre invece un piano straordinario di intervento a partire dalla creazione di strategie educative che coinvolgano tutti i soggetti istituzionalmente competenti”. Per il vicesindaco Del Giudice “la grande risposta dei ragazzi di Napoli giovani che vicendevolmente si chiamano all’unita’, deve essere un segnale per i genitori affinche’ ritrovino la responsabilita’ educativa e sappiano che proteggere i propri figli significa fidarsi delle istituzioni e fare in modo che chi sbaglia venga aiutato ad uscire dal buio in cui si trova”. “La richiesta che viene oggi dai ragazzi – ha osservato il consigliere Brambilla – e’ di vivere normalmente, da adolescenti, in una citta’ normale, e tocca alle istituzioni e agli adulti dare delle risposte. Occorre dare sicurezza e creare le strutture perche’ possano vivere una vita piena fatta di opportunita’ culturali, sociali e sportive”.


Articolo pubblicato il giorno 17 Gennaio 2018 - 15:10


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