Baby gang: altri due minori denunciati a Napoli. Altri due minori sono stati denunciati dalla polizia per l’aggressione a Ciro, il ragazzo brutalmente colpito domenica sera nei pressi della stazione Policlinico della metropolitana, a Napoli. Ieri mattina gli agenti della questura di Napoli hanno individuato i primi due presunti responsabili. Le indagini continuano per risalire agli altri componenti della banda. Intanto stamane. studenti in corteo a Giugliano, in solidarieta’ di Gaetano, il 14enne di Melito ma studente del liceo di Giugliano assalito da una baby gang all’uscita della stazione della Metro di Chiaiano due settimane fa e a cui è stata asportata la milza per i colpi ricevuti. Gli studenti sono andati nei pressi dell’ospedale dove e’ ricoverato ragazzo. Gli studenti degli istituti superiori di Giugliano sono scesi in piazza per dire no alla violenza e alle baby gang. I ragazzi in corteo, sono partiti dal centro storico, “Gaetano non mollare”: e’ questo lo slogan che gli studenti delle scuole superiori di Giugliano hanno urlato dinanzi all’ospedale di Giugliano dove e’ ricoverato Gaetano. Il ragazzo, che risiede a Melito, frequenta una delle scuole della cittadina a nord di Napoli. I ragazzi si sono fermati anche dinanzi alla sede del Comune.
“Siamo con Arturo, Ciro e Gaetano e siamo con gli oltre 5000 studenti e studentesse che mercoledì 17 gennaio 2018, hanno attraversato Scampia in corteo al grido “Stop alle violenze”. Crediamo, come loro, che la violenza minorile non sia un’emergenza, ma sia ormai un elemento strutturale di una società che continua ad individuare nella repressione l’unico strumento di contrasto del fenomeno, senza interrogarsi sulle cause. La disoccupazione e la disparità sociale, la lenta distruzione della scuola, la marginalizzazione e l’abbandono dei territori, l’emarginazione sociale, sono solo alcune delle emergenze su cui lo Stato deve intervenire se si vogliono arginare e combattere le violenze. Al contempo occorrono investimenti sui territori, combattere fenomeni come la dispersione scolastica, destinare fondi per quegli spazi sociali dove si lavora per favorire l’aggregazione giovanile, distruggere per sempre l’assioma che “con la cultura non si mangia”, perché quello che riscontriamo tutti i giorni in questo Paese è l’esatto opposto: che senza la cultura si muore. Al fine di elaborare proposte, individuare percorsi comuni, confrontarci, condividere esperienze e fare rete, accogliamo l’invito dei ragazzi e delle ragazze della nostra terra e con questo appello sosteniamo le loro giuste rivendicazioni e le loro mobilitazioni. Dicono No alla violenza e aderiscono all’appello”. Lo scrivono tanti artisti tra cui Luca Delgado, Fiorella Mannoia, Sandro Ruotolo, Maurizio De Giovanni, Franco Ricciardi, Luca Delgado, Pino Imperatore, Luca Persico, voce dei 99 Posse e Ivan Granatino.
Articolo pubblicato il giorno 19 Gennaio 2018 - 12:52