L’anziano, Valentino Gaudino, un cinquantaduenne originario di Nocera Inferiore, era in cura presso il centro Siria Servizi Sanitari di Siano a causa di problemi psicofisici. Gli era stata anche diagnosticata una disfagia, patologia per la quale gli era stata prescritta un’apposita cura farmacologica ed una dieta semi solida, proprio per evitare qualsiasi tipo di problema. L’anziano però giovedì mattina ha raggiunto gli armadietti, utilizzati dai pazienti per gli effetti personali, ed è riuscito a forzarne uno che era chiuso.
Quell’armadietto però non era il suo, ma era di un altro ospite. All’interno vi era un panettone. L’anziano lo ha preso e aperto in un battibaleno. E mentre sono accorsi infermieri e inservienti che nel frattempo si erano accorti della cosa Valentino Gaudino ha mangiato uno un grosso pezzo di quel panettone: Ma il boccone era troppo grande e gli ha ostruito le prime vie aeree. Nonostante il personale della struttura sanitaria abbia messo in pratica tutte le manovre del caso permettendo di liberarlo e di consegnarlo al personale del 118, l’anziano è morto durante il trasporto presso la struttura ospedaliera di Mercato San Severino.
“Una vicenda che ci ha profondamente turbato e scosso, come ha raccontato a Il Mattino , il direttore sanitario del cento Gennaro Corrado. Che ha spiegato: “Il paziente, negli ultimi due mesi, aveva manifestato un miglioramento sostanziale, tale da permettergli di frequentare laboratori e spazi sociali così da integrarsi di più con gli altri ospiti della struttura.Per noi la notizia del decesso di Valentino è stata una doccia fredda. Siamo tutti basiti e addolorati”. Saranno, comunque, le indagini, avviate ieri mattina, dai carabinieri della locale stazione, coordinati dalla compagnia di via delle Puglie, agli ordini del maggiore Alessandro Cisternino, a dare risposte più precise, così come l’esame autoptico che potrebbe essere eseguito già nella giornata di lunedì prossimo. Infatti, per avere ulteriori chiarimenti sugli ultimi istanti di vita di Valentino Gaudino, il magistrato della procura di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia. Da prassi è stata, quindi, aperta un inchiesta a seguito della quale saranno inviati, come atto dovuto, avvisi di garanzia all’indirizzo di tutti quelli: tra medici, infermieri e personale sanitario, che sono intervenuti, a vario titolo, nel tentativo di salvare la vita alla vittima. Il cinquantaduenne di Nocera Inferiore sembra non avesse parenti, il familiare più vicino era una cugina che gli faceva anche da tutrice.
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