Agguato fallito nella zona di Montesanto ai Quartieri Spagnoli. Vittima mancata il parcheggiatore abusivo, il 28enne pregiudicato Giuseppe Farelli, genero di Luigi Terracciano, fratello di Anna ’a masculona, nonché sorella del defunto boss Salvatore ’o nirone. Secondo quanto egli stesso ha riferito alle forze dell’ordine, sarebbe però riuscito a salvarsi grazie al fatto che l’arma impugnata dai killer ha fatto cilecca al momento del primo sparo. A quel punto la vittima designata avrebbe quindi avuto il tempo di mettersi in salvo prima che partisse il secondo colpo, che infatti non l’ha centrato.
L’agguato in piazza Montesanto è scattato l’altra sera intorno alle 20,30. È a quell’ora che Farelli si trovava all’esterno di un bar, intento a parlare con alcuni conoscenti. Era tranquillo e di certo non immaginava che di li a poco sarebbe arrivato qualcuno che lo voleva morto senza sapersi dare una spiegazione del perché. Due uomini in sella ad uno scooter e con i volti sono travisati da sciarpe, arrivano sul posto. Il passeggero, seduto sul sellino posteriore, come ricostruisce Il Roma, arma in pugno, scende dal mezzo e lo punta. Farelli capisce che è in pericolo, ma la fortuna è dalla sua parte: il killer preme il grilletto ma il colpo resta in canna. Il 28enne cerca riparo e scappa . Parte il secondo colpo, ma va a vuoto perché Farelli è già al riparo A questo punto il commando capisce che l’agguato è ormai fallita e preferisce far perdere le proprie tracce tra i vicoletti di Montesanto. Qualche minuto più tardi, ancora sotto choc, Farelli intercetta una gazzella dei carabinieri e spiega quanto appena accadutogli.
Sul mancato agguato stanno ora indagano gli agenti del commissariato di polizia di Montecalvario, competenti per territorio, che stanno vagliando la versione dei fatti fornita dal 28enne . Gli investigatori vogliono capire per quale motivo l’uomo possa essere finito nel mirino del commando. Farelli che sbarca il lunario facendo il parcheggiatore abusivo ha solo un precedente per maltrattamenti ma il fatto che sia il cognato dei Terracciano induce gli investigatori a pensare che dietro il mancato agguato ci sia qualche cosa di importante. Come un messaggio alla famiglia malavitosa con la quale è imparentato. Anche se non si escludono altre piste come quelle personali.
Articolo pubblicato il giorno 17 Gennaio 2018 - 08:29 / di Cronache della Campania