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Aggressione della baby gang a Chiaiano, il questore: ‘Nessuno ha collaborato’

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Nella mattinata odierna gli agenti della Polizia di Stato dei Commissariati di Scampia e di Chiaiano, sapientemente coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno eseguito 9 ordinanze cautelari emesse dall’Ufficio G.I.P, su richiesta della medesima Procura, nei confronti di altrettanti soggetti minori, gravemente indiziati del reato di lesioni gravissime in danno del giovane Gaetano.Il quindicenne veniva trasportato dai familiari nel pomeriggio del 12 gennaio u.s. presso il nosocomio San Giuliano di Giugliano in Campania, ed operato d’urgenza per asportazione della milza, perchè aggredito selvaggiamente da un folto gruppo di giovani nei giardinetti antistanti la stazione metropolitana di Chiaiano, ove si trovava in compagnia dei suoi cugini, entrambi minorenni, a loro volta aggrediti e minacciati.L’attività investigativa espletata dai citati uffici, coordinati dalla Procura minorile napoletana, ha consentito di accertare che l’azione criminosa posta in essere in danno del minore veniva realizzata per futili motivi da parte di un branco costituito da dieci adolescenti, tutti minorenni.L’analisi dei filmati estrapolati dagli impianti di videosorveglianza ha evidenziato la presenza dei dieci giovani, tutti identificati, che alle ore 18.30 di quel 12 gennaio, con modalità di branco, aggredivano senza motivazione alcuna Gaetano, che soccombeva alla feroce azione posta in essere in suo danno.I soggetti, in esito ad incessanti attività investigative realizzate dalla Polizia di Stato, venivano tutti progressivamente individuati e sottoposti ad interrogatori anche nei giorni successivi all’evento; venivano altresì effettuate ricognizioni fotografiche ed acquisite dichiarazioni da parte di alcuni indagati, che hanno consentito una puntuale ricostruzione dei fatti nonchè dei singoli contributi soggettivi posti in essere dai concorrenti.I nove provvedimenti cautelari interessano minori di età compresa tra i 14 ed i 17 anni, tutti incensurati, sei dei quali iscritti ad istituti scolastici. Per 8 di essi è stata emessa la misura cautelare del collocamento in Comunità dislocate sul territorio della provincia di Napoli, mentre per uno soltanto la permanenza in casa. Il decimo minore che ha preso parte all’aggressione risulta essere infra quattordicenne non imputabile.

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“Nessuna testimonianza”. Questa la lapidaria risposta del questore di Napoli Antonio De Iesu a chi gli ha chiesto se, nelle indagini tese all’individuazione degli aggressori del 15enne picchiato a Chiaiano, fosse intervenuto l’aiuto di qualche testimone. “Non ci è arrivata alcuna testimonianza, né dopo l’evento qualcuno ha aiutato il ragazzo – ha spiegato De Iesu – purtroppo, ed è un dato oggettivo, la disponibilità a collaborare con le forze di polizia è stata pari quasi a zero. E’ un dato su cui riflettere. Le fiaccolate, i cortei, le manifestazioni di sostegno sono importanti ma non sufficienti. Sono un punto di partenza, ma apprezzerei che le migliaia di giovani che hanno partecipato alle manifestazioni di protesta si accreditassero come sentinelle sul territorio”. De Iesu ha sottolineato come “in città ci siano un milione e mezzo di telefonini e, se ci arrivassero filmati o video che riprendono scene cruente, avremmo più spazio per le indagini. Mi auguro che questi fatti, le risposte che abbiamo dato ai recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto minori, dalla sparatoria di Chiaia al ferimento di Arturo all’aggressione ai danni di Gaetano, siano l’inizio di un processo di consapevolezza”.


Articolo pubblicato il giorno 31 Gennaio 2018 - 12:25


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