Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
Torre Annunziata. Si era giustificato dicendo:”Non volevo sparare. Avevo litigato con degli amici e li volevo spaventare”. Ma per M. C. 17 anni, figlio di uno dei capi del clan Gallo-Cavalieri erano scattate le manette. Il ragazzo dopo la stesa contro la sua abitazione, era sceso in strada armato di pistola con colpo in canna. Ma Fu fermato in tempo dalla polizia. L’episodio risale al 18 settembre scorso.
Il giorno prima, probabilmente dopo una lite tra giovani rampolli della camorra locale qualcuno aveva esploso diversi colpi di arma da fuoco contro il portone e il muro sottostante ad una finestra del palazzo di via Oplonti dove il 17enne vive con alcuni parenti, nel quartiere Murattiano. Il giorno dopo senza perdersi d’animo M. C. si mise alla ricerca di quelli che gli avevano fatto l’affronto. In sella a uno scooter guidato dal 20enne Luigi Guida furono però bloccati dalla polizia.
Il 17enne aveva la pistola in pungo con il colpo in canna. Il tribunale per i Minori di Napoli ieri ha emesso la sentenza: un anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa e ritorno in libertà. Il suo complice, Guida, invece sarà in aula a inizio gennaio e per il momento è ancora agli arresti domiciliari.
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