‘Slurp Kids’, Napoli lancia ristoranti a misura di bambini

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Parte da Napoli la campagna per i ristoranti ‘Slurp Kids’, ovvero a misura di bambino ma anche per la ‘salvaguardia’ di gestori e clienti infastiditi da famiglie chiassose e pargoli incontenibili che utilizzano la sala del locale come parco giochi. L’ultimo episodio di pochi giorni fa a Treviso dove dalle proteste degli avventori si e’ arrivati alla zuffa con relative denunce. E in qualche locale da Nord a Sud stanno apparendo addirittura dei cartelli ‘No kids’, sintomo di un grave rifiuto pregiudiziale. C’e’ chi pensa, pero’, che per accogliere bambini nelle strutture pubbliche bisogna essere preparati e che pochi accorgimenti possono trasformare una difficolta’ gestionale in un’offerta di successo senza rinunciare al target abituale, anzi. E’ quello che vogliono dimostrare gli esperti di ‘Alta formazione sala’ della scuola del Gambero Rosso-Napoli che ha dedicato una giornata di studio all’argomento. “Accogliere le famiglie, evitando di intralciare ospiti e camerieri (ma anche genitori) si puo’ – spiega Serena Maggiulli, general manager di Gambero Rosso Napoli – gestendo in maniera professionale l’accoglienza attraverso una figura innovativa e strategica: il Maitre dei bambini”. “Questa nuova professionalita’,- aggiunge Rosaria Castaldo, ideatrice della Carta dei diritti alimentari per la crescita e del sistema di certificazione per ristoranti Slurp Kids – e’ stata presentata durante il master per la prima volta in assoluto e potrebbe rappresentare la risposta ad un problema gestionale. Penso che i tempi siano maturi per offrire un servizio sempre piu’ qualificato per i propri clienti. Inoltre il piano gestionale che comprende altre soluzioni per il target Family friendly, costituisce un valore aggiunto sociale ed economico oltre sinonimo di civilta'”. Il corso del Gambero Rosso ha analizzato i problemi legati all’accoglienza dei bambini nei ristoranti di ogni target, presentando una nuova soluzione: il Maitre specializzato nell’accoglienza dei bambini, un po’ intrattenitore un po’ educatore che, attraverso una formazione specifica acquisisce competenze di base di pedagogia, nutrizione e cucina. Sara’ lui l’elemento fondamentale (da selezionare anche tra i propri collaboratori), responsabile dell’accoglienza e della gestione professionale e ludica dei piu’ piccoli. Un vero e proprio jolly che in uno spazio riservato, aiutera’ i bambini a scegliere cibo sano (molta attenzione e’ stata posta anche al problema dell’obesita’ infantile) e che fungera’ da interfaccia con la cucina per risolvere eventuali problematiche inerenti allergie o altro. Per la gioia di genitori, chef, camerieri e clienti del ristorante.


Articolo pubblicato il giorno 6 Dicembre 2017 - 18:59
Redazione Cronaca

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