Sergio Miccù, presidente dell’associazione “Pizzaiuoli napoletani”, tra i promotori del riconoscimento Unesco, esprime soddisfazione il risultato ottenuto dai pizzaiuoli napoletani: “Un lungo lavoro – dice il presidente dalla Corea dove ha atteso il verdetto del comitato di governo dell’Unesco – che l’associazione porta avanti da anni. Il riconoscimento corona un nostro sogno e un impegno costante”. Sulla stessa linea d’onda Raffaele Biglietto che commenta: “Accogliamo con gioia la notizia del riconoscimento che dà valore alla nostra scelta di organizzare a Napoli una fiera interamente dedicata al pizzaiuolo, Tuttopizza, per valorizzare tale figura per il suo aspetto culturale e l’indotto economico che è capace di generare”. Per Attilio Albachiara, presidente dell’associazione Mani D’oro si tratta di “una grande soddisfazione per l’intera categoria”. “Auspichiamo – sottolinea – che dopo il riconoscimento Unesco possa anche nascere la figura professionale del pizzaiolo come mestiere ufficialmente riconosciuto visto che ad oggi siamo considerati degli chef. Infine Vincenzo Borrelli, vicepresidente sezione Turismo Unione Industriali, sottolinea come “il riconoscimento per l’arte dei pizzaiuoli quale patrimonio immateriale dell’umanità si aggiunge a quello della dieta Mediterranea. Con l’accademia che abbiamo promosso e che si chiama appunto Mediterranea, ci proponiamo di diffondere sempre più i valori culturali e gli aspetti tecnico-scientifici che la sottendono”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Dicembre 2017 - 15:22