Quarto. Ci sarà bisogno prima di alcune perizie tecniche prima di emettere la sentenza nei confronti di Armando Chiaro, ex coordinatore del Pdl a Quarto accusato di intestazione fittizia aggravata dall’aver favorito il clan Polverino. Lo hanno deciso i magistrati della corte d’Appello di Napoli, che hanno rinviato la sentenza.
Secondo l’Antimafia di Napoli, Armando Chiaro avrebbe intestato a suo nome un’abitazione di Coma Ruga, in Spagna, ma in realtà riconducibile, dice l’accusa, all’organizzazione camorristica egemone tra Marano e Quarto. Chiaro era stato condannto in prima grado a 7 anni e 6 mesi di carcere ridotti poi in appello a sei anni. Ma la sentenza di secondo grado (riguardante anche il sequestro dei beni degli altri imputati) è stata poi annullata dalla Cassazione con rimando ai giudici dell’Appello. Ma prima dell’ulteriore sentenza sarà necessaria una nuova perizia tecnica sui beni.
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