Il decesso di Lucia Faiella – quarantaquattro anni di Pagani e madre di due figli – avvenuto lo scorso 2 febbraio, ha comportato la richiesta da parte della Procura del rinvio a giudizio per quattro medici dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Gli indagati rischiano un processo per omicidio colposo e compariranno davanti al gip, Luigi Levita, il prossimo 4 giugno. A far scattare l’inchiesta fu la denuncia del marito, presentata solo diverse settimane dopo i fatti.
Lucia Faiella ebbe delle complicazioni solo dopo un intervento effettuato all’ospedale nocerino. La donna soffriva di morbo di Crohn, patologia di tipo infiammatorio che colpisce l’intestino e il tratto gastrointestinale. Pur svolgendo visite ed accertamenti di rito, i medici decisero per l’operazione. L’intervento riuscì e la degenza risultò di almeno venti giorni. I problemi sopraggiunsero dopo, fino al decesso.
Secondo l’ipotesi accusatoria, basata anche sui risultati della perizia effettuata dal medico legale, sarebbero stati commessi errori nella valutazione della diagnosi, oltre che nella tempestività di cure e interventi. Una tesi che doveva essere valutata dal gip già due giorni fa, ma l’udienza è stata rinviata per un errore nelle notifiche verso gli indagati. Il prossimo giugno il magistrato dovrà valutare l’eventuale responsabilità dei quattro medici, decidendo se fissare per ognuno o il processo o firmare un decreto di proscioglimento.
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