Sono due le persone raggiunte dagli avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta per la morte, al porto commerciale di Salerno, del 42enne Beniamino Tafuri. Si tratta del collega della vittima, il 60enne Alfredo Frasca, il conducente del carrello che ha poi travolto e ucciso l’uomo e Antonio De Cesare, il rappresentante legale della società per la quale Tafuri lavorava, la Magazzini Generali Srl, società partecipata dalla famiglia De Cesare e dal Gruppo Gallozzi.
Ma il quadro degli indagati nei prossimi giorni è destinato ad allargarsi perchè vi sono altre responsabilità in merito alla mancata osservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro.Dalle indagini fin qui svolte è emerso che Tafuri era rimasto incastrato con una mano tra le pile di balle di rame vicino alle quali stava lavorando, a quel punto, un collega che lo aveva visto in difficoltà, gli si è avvicinato precipitosamente, forse senza assicurare il mezzo con la messa a folle o il freno a mano. Così il carrello si sarebbe mosso da solo, andandosi a schiantare contro Tafuri che, a sua volta, è rimasto schiacciato contro la parete di rame davanti alla quale stava lavorando. L’autopsia sulla salma del 42enne è stata effettuata ieri pomeriggio dal medico legale Giovanni Zotti, avrebbe confermato che Tafuri è morto per lo schiacciamento degli organi interni.
Articolo pubblicato il giorno 21 Dicembre 2017 - 07:34