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Napoli: vicina la cattura degli aggressori di Arturo, ma il ragazzo dovrà essere di nuovo operato

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“Oggi e’ intervenuta una complicazione nello stato di salute di Arturo, che purtroppo ha subito il distacco della pleura”. Lo riferisce la madre del 17nne ferito a Napoli. “Si sperava – spiega Maria Luisa Iavarone – che fosse in evoluzione positiva, invece per il suo pneumotorace dovra’ continuare il drenaggio e forse si dovra’ rivalutare la possibilita’ di un nuovo inserimento di drenaggio con un nuovo intervento toracico”. La donna riferisce che il figlio ha visto le foto della manifestazione in suo sostegno che si e’ svolta oggi a Napoli: “Il corteo di oggi lo ha molto motivato nella speranza che si puo’ uscire da questa storia.
Sempre nella convinzione che questa e’ un’occasione non per scappare ma per restare ed essere piu’ forti. Quando tornera’ a casa il presidio del territorio e l’attenzione saranno aumentati, ma il presidio individuale ha a che fare con la capacita’ di farlo sentire sicuro, non sara’ una pattuglia o un gazzella sotto casa a farlo sentire piu’ sicuro, dobbiamo lavorare tutti insieme con maggiore spirito di controllo. Sia il questore che il comandante dei carabinieri mi hanno assicurato il massimo impegno e che siamo a poche ore dall’individuazione degli autori del fatto criminale, grazie anche agli informatori che stanno collaborando”.
Ha spiegato Maria Luisa Iavarone, madre di Arturo. La donna ha partecipato stasera a una lunga riunione di oltre due ore in prefettura con il prefetto Carmela Pagano, il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, il questore Antonio De Iesu e l’assessore ai giovani del Comune Alessandra Clemente e il presidente della III Municipalita’ Ivo Poggiani. “Ci sono informatori che stanno collaborando – ha detto la donna – e l’onda d’urto della manifestazione di stamattina con migliaia di persone per le strade ha colpito la citta'”.
“Dopo l’individuazione degli autori del gesto – ha spiegato ancora Iavarone – i servizi sociali faranno la loro parte, le famiglie dovranno rifare la loro, i progetti si realizzano nell’integrazione nei sistemi. Il questore ha detto una cosa molto forte nel corso della riunione: a Napoli ci sono un milione e mezzo di telefonini, proviamo a usarli per filmare quando avviene un atto delittuoso, non teniamoli in mano solo per guardare le notifiche ma per filmare eventi delittuosi e consegniamo questi filmati alle forze dell’ordine”.


Articolo pubblicato il giorno 22 Dicembre 2017 - 20:31

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