Ha un cartello appeso al collo: “Testimone di giustizia” con la data di scadenza. E’ Gennaro Ciliberto, testimone di giustizia, che da stamani protesta davanti alla sede della Prefettura, a Napoli, perche’, racconta, “mi hanno negato la scorta”. Ciliberto, originario dell’area vesuviana, e’ diventato testimone di giustizia dopo aver denunciato infiltrazioni malavitose nella ditta per la quale lavorava. Si occupava di sicurezza nei cantieri di una azienda che stava partecipando alla costruzione e alla manutenzione di opere autostradali. Denuncio’ nel 2011 e da allora vive sotto scorta, lontano dalla sua terra, per motivi di sicurezza.
“Sarei dovuto tornare a casa per Natale con la scorta, invece non ce l’ho – afferma – non lo faccio per me, ma per i miei figli. Loro hanno diritto ad avere sicurezza”. “Sono stato autorizzato a tornare nel mio luogo d’origine – sottolinea – ma non e’ stato convocato il tavolo ne’ sono state adoperate tutele nei miei confronti. Nonostante l’approvazione dell’autorizzazione sui testimoni di giustizia, approvata qualche giorno fa, le cose non cambiano: siamo usa e getta”. Ciliberto chiede di poter incontrare i vertici della Prefettura e della Questura: “Voglio capire perche’ oggi mi trovo senza scorta”. “Non andro’ via fino a quando non saro’ stato ricevuto”.
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