Il decreto commissariale che disciplina l’annessione dell’Ascalesi al Pascale e la creazione del Polo oncologico del Mediterraneo è oramai un dato di fatto. Sono state indicati i tempi e i modi per questo passaggio di funzioni di cui finora si era solo parlato. Pareri favorevoli dei ministeri della Salute e dell’Economia, insieme alla Campania nel piano di rientro, ma è ancora da approvare in via definitiva dopo le limature richieste da Roma che la Regione intende condividere al tavolo dei sindacati della dirigenza medica.
Per il trasloco dello storico presidio di Forcella che sorge a ridosso della Stazione centrale di Napoli e destinato a diventare la porta d’ingresso del costituendo Polo oncologico del Mediterraneo, bisogna attendere il primo aprile 2018, data entro cui il manager del Pascale Attilio Bianchi dovrà riformulare il bilancio aziendale sulla scorta della media dei consuntivi degli ultimi tre anni dell’Ascalesi. Quindi il 30 aprile 2018, data entro cui il Pascale e la Asl dovranno firmare un’intesa in cui definire i dettagli organizzativi e il crono programma per consentire l’avvio dell’assistenza all’Ascalesi, sotto le insegne del Pascale, entro il 1° luglio del 2018. Questo sarà il termine temporale della svolta entro cui il presidio di Forcella dovrà essere ufficialmente annesso al Pascale. Entro il 31 ottobre 2018 il Pascale dovrà poi provvedere a riadattare l’Atto aziendale per conteggiare i posti letto, le discipline e il personale passati sotto la sua regia in analogia a quanto impegnerà la Asl Napoli 1.
Entro l’inizio del prossimo luglio dunque il Pascale subentrerà nella titolarità di tutti i beni immobili, adibiti a sede dell’Ascalesi, nella fornitura di beni e servizi (destinati alle funzioni del presidio), nella proprietà di attrezzature e impianti e nella manutenzione – ad eccezione del laboratorio di Patologia Clinica di recente ristrutturato che resterà al servizio della Asl cittadina -. Lo stesso travaso avverrà per i rapporti contrattuali riguardanti il personale medico e del comparto riferiti alle strutture, funzioni e attività che saranno annesse al Pascale. Un elenco dettagliato degli uomini, mezzi, strutture e attrezzature da trasferire dovrà essere trasmesso dalla direzione della Asl al Pascale nell’arco di un mese dall’approvazione del decreto.
Per il Pascale, l’Ascalesi sarà una un modo per allargare gli orizzonti dell’assistenza oncologica anche in relazione ai recenti accordi stipulati con Calabria e Basilicata. A Forcella saranno sistemati anche i circa settanta posti letto aggiuntivi assegnati dal piano ospedaliero al polo oncologico campano. Passeranno al Pascale la Radioterapia dell’Ascalesi, i quattro posti della Terapia Intensiva e ulteriori venti posti di Neurochirurgia da realizzare ex novo.
Restano invece assegnate alla Asl Na 1 e ricollocate in altri presidi ospedalieri, la Cardiologia, l’Oncologia chirurgica, l’Ematologia con annesso centro per l’emofilia, l’Oculistica. L’Otorinolaringoiatria troverà posto al San Paolo con funzioni anche nella rete dell’emergenza. Ci sarà infine spazio per dieci posti di Urologia agli Incurabili dove ne sono destinati altrettanti per la Riabilitazione e la Lungodegenza per un totale di sessantasei posti letto da trasferire dall’Ascalesi in altri plessi della Asl cittadina.
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