Altro che miracolo, sara’ soltanto Europa League. Il Napoli dice addio alla Champions e lo fa perdendo per 2-1 (subito Zielinski-gol, quindi a segno Jorgensen e al 91′ St.Juste) in casa del Feyenoord che riesce a conquistare i primi punti nel girone; in ogni caso, anche una vittoria in terra d’Olanda non sarebbe bastata a Mertens e compagni visto che lo Shakhtar Donetsk ha battuto senza particolari difficolta’ il Manchester City, approdando da secondo agli ottavi. Niente tris per l’Italia nella Coppa piu’ importante, un vero peccato perche’ se il doppio ko con Guardiola poteva essere messo in preventivo, la sconfitta di Kharkiv all’esordio era evitabile ma alla fine e’ risultata decisiva.
Eppure la serata era cominciata sotto i migliori auspici, visto che il Napoli e’ avanti dopo appena 120 secondi: sponda di Albiol per Mertens, anticipato in extremis, arriva Zielinski – inserito per l’infortunato Insigne nel tridente completato da Callejon – che da due passi non puo’ sbagliare. Il destino non e’ tra le proprie mani e allora si attendono buone nuove dall’Ucraina, che mai pero’ arriveranno. Nel frattempo, gli azzurri – con Diawara in regia e le fasce di difesa affidate a Maggio e Hysaj – vanno vicini al raddoppio in almeno due circostanze: sale in cattedra Vermeer, che mura prima Mertens poi Callejon, a dargli una mano Tapia, che impedisce ad Hamsik il tap-in vincente che gli sarebbe valso il fatidico gol numero 115.
Piu’ che per il mancato 2-0, il Napoli va giu’ di morale per il vantaggio dello Shakhtar sul Manchester City (gli ucraini addirittura raddoppieranno) e poco dopo, e’ il 33′, subisce il pari degli olandesi: sul cross di Berghuis, Jorgensen salta piu’ in alto di Albiol e fa secco Reina, rendendo ancora piu’ ardua l’impresa degli uomini di Sarri. Che accusano il colpo e rischiano di andare sotto: Albiol e Reina ci mettono una pezza. Proteste azzurre prima dell’intervallo: Malacia va dritto su Callejon in area, ma l’arbitro Oliver non fa una piega e lascia correre. Svuotato dalle notizie che arrivano dall’Ucraina, il Napoli fatica a imporre ritmi e gioco, provando con Allan a far male a Vermeer prima di lasciar posto a Rog (60′). In Ucraina tutto tace. Dentro poi anche Mario Rui e Ounas (out Maggio e Callejon) mentre la Champions sfila via inesorabilmente, il Feyenoord (che chiudera’ in 10, mentre i tifosi lanciano fumogeni, per il doppio giallo a Vilhena all’83’) conquistera’ la vittoria con St.Juste. Ancora Albiol disattento. Napoli ancora sconfitto in trasferta e fuori con tanti rimpianti. Specie per quella notte sbagliata d’Ucraina tre mesi fa.
FEYENOORD-NAPOLI 2-1
FEYENOORD (4-3-3): Vermeer 6.5; Nieuwkoop 6 (31’st St.Juste 6.5), van Beek 5.5, Tapia 6.5, Malacia 5; Amrabat 6, Toornstra 6, Vilhena 5; Berghuis 6.5 (27’st Larsson 6), Jorgensen 7, Boetius 6 In panchina: Jones, Basacikoglu, Diks, Kramer, Hansson Allenatore: van Bronckhorst 7
NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Maggio 5.5 (19’st Mario Rui 6), Albiol 4.5, Koulibaly 5.5, Hysaj 6; Allan 6 (15’st Rog 6), Diawara 5.5, Hamsik 5; Callejon 6 (29’st Ounas 6), Mertens 5, Zielinski 6.5 In panchina: Sepe, Jorginho, Giaccherini, Chiriches Allenatore: Sarri 5.5
ARBITRO: Oliver (Inghilterra) 5 RETI: 2’pt Zielinski, 33’pt Jorgensen, 46’st St.Juste
NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 50mila circa. Espulso al 38’st Vilhena per doppia ammonizione. Ammoniti: Mertens, St.Juste. Angoli: 5-5. Recupero: 0′; 3′.
Articolo pubblicato il giorno 6 Dicembre 2017 - 22:45
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