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Napoli, De Laurentiis: ”I soldi li caccio io, ma con intelligenza”

“Da noi sono passati i Quagliarella, i Lavezzi, i Cavani, gli Higuain, i Mertens, gli Insigne, di storia in dieci anni ne abbiamo scritta parecchia. Non abbiamo vinto lo scudetto, chiedo scusa, ma mi sono stancato di questa cazzata del ‘chi compri'”. Aurelio De Laurentiis si sfoga nel corso della presentazione della mostra “Il Napoli nel mito-storie, campioni e trofei mai visti”, al Museo Archeologico Nazionale del capoluogo campano. “Oggi, col recupero di Milik e Ghoulam e l’arrivo di Inglese, dobbiamo stare attenti, guardate per esempio come sta crescendo Mario Rui oppure Ounas che piace molto a Sarri, un grande maestro – sottolinea il presidente dei partenopei – Mi dicono ‘caccia i soldi’ ma di soldi ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a cacciarli ma con intelligenza.
Dal 2007 ad oggi sono passati dieci anni di un certo standing, senza mai dover chiedere scusa a nessuno, ma il calcio sta cambiando, e’ difficile avere a che fare con determinate squadre europee. Il Napoli – prosegue – se la deve giocare alla grande ma bisogna anche avere la capacita’ di avere i bilanci in ordine. Sarebbe un gioco da ragazzi andare e comprare, l’ho fatto col cinema, poi pero’ che tutti i fattori della produzione concorrano al risultato concreto e’ un’altra cosa”. Per quanto vedere certi acquisti in panchina lo infastidisca, De Laurentiis si tiene stretto Sarri: “quando l’ho scelto hanno messo i manifesti per strada dicendo che ero pazzo e invece e’ ora lui il protagonista e gli lascio il campo volentieri. E’ il regista che ho scelto perche’ faccia il film piu’ bello che accontenti i miei spettatori, i tifosi.
Scusatemi se non riesco a farvi sempre felici ma ci provo costantemente, siete il mio unico gol”. Capitolo stadio. De Laurentiis conferma l’ipotesi di poter portare il Napoli fuori citta’. “Qui in Italia, se andiamo in Comune a chiedere qualcosa, le pernacchie si sprecano – commenta – Siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone che ci siamo creati una vera industria. Io non mi fido di quello che succede a Napoli e ho capito che mi devo trovare io un terreno, non posso portare dei grandi atleti in un posto che non sia perfetto”. E dei terreni De Laurentiis li ha trovati anche se non entra nei dettagli.
“Sto facendo fare varie verifiche, poi puo’ pure essere che questo posto sia a 7 km da Napoli ma pazienza, specie se magari, col ferro o via autostrada, posso raggiungerlo in 10-15 minuti quando oggi, per arrivare dalla stazione al San Paolo, servono tre quarti d’ora. Mi sono stancato di una citta’ dove aspetto che il Comune mi restituisca 7 milioni dal 2007”. Infine, su cosa preferirebbe accogliere nel museo del Napoli fra scudetto e Champions, commenta: “Non rinuncerei a nulla. La cosa piu’ bella nella vita e’ sognare, non costa nulla”.


Articolo pubblicato il giorno 21 Dicembre 2017 - 21:05


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