“Celebreremo a Napoli i funerali delle piccole e medie imprese delle onoranze funebri campane dando vita ad un corteo ‘silente’, come e’ nel nostro stile di lavoro. La speranza e’ che Palazzo Santa Lucia possa ascoltarci e rivedere i recenti atti deliberativi della giunta regionale che, ignorando anche le direttive dell’Antitrust, decretano di fatto la morte di circa 700 imprese del settore, lasciando in vita solo le ‘grandi’ e favorendo una sorta di monopolio. Noi siamo contro i monopoli sia perche’ limitano la liberta’ di impresa sia perche’ potrebbero far gola alla camorra”. E’ quanto rende noto il Comitato spontaneo delle imprese funebri campane, riunitesi a Benevento dove hanno deciso di presentare contro le delibere di giunta regionale ricorso al Tar. Alla base del ricorso viene contestata l’imposizione della giunta regionale “che ogni impresa di onoranze funebri per operare deve avere in organico un numero minimo di 4 dipendenti e un direttore tecnico assunti a tempo indeterminato e a tempo pieno”. “L’ammonizione dell’ANCI e l’intervento dell’Antitrust, cui ci si era rivolti sulla questione, – continua il comitato – e’ stata ignorata. In poche parole, delle circa novecento imprese funebri operanti in Campania ne resteranno solo alcune decine, ovvero quelle che operano nelle metropoli, dove il numero dei funerali si aggira mediamente tra i mille e i duemila all’anno, rispetto ai circa cento funerali che mediamente organizzano tutte le altre imprese in Campania”. “E’ giusto regolare il settore con la istituzione di un Registro regionale per la trasparenza e la legalita’, ma siamo convinti che non sia legale imporre, come ha fatto di recente la Regione Campania, alle piccole e medie imprese il numero di dipendenti da assumere in quanto limitativo della liberta’ di impresa e in contrasto con le leggi nazionali”. Di qui la decisione di dar vita giovedi’ prossimo, 28 dicembre, ad un lungo corteo di carri funebri che, partendo da Benevento (ore 9), raggiungera’ Napoli (ore 10,15) per celebrare i funerali della piccola e media impresa del settore.
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