Al Casamento Torre nel Real Bosco di Capodimonte, a Napoli, e’ ancora attivo il forno di campagna dove fu cotta la prima pizza margherita. Qui, nell’estate del 1889 il pizzaiolo Raffaele Esposito della pizzeria Brandi preparo’ le diverse pizze per la Regina Margherita di Savoia: Mastu Nicola bianca con strutto, basilico, pecorino e pepe; pomodoro, alici, aglio, origano e olio; pomodoro, mozzarella, basilico, olio e pecorino e il calzone fritto con ricotta e cicoli secondo la tradizione dell’Ottocento. La regina preferi’ quella con la mozzarella e il pomodoro che, in suo onore, fu chiamata margherita. Un sito storico da valorizzare, come ha annunciato ieri il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger, che entro un mese aprira’ le porte del Giardino Torre del Bosco di Capodimonte grazie a un bando europeo che coinvolgera’, a rotazione, i pizzaioli napoletani. te ancora attivo il forno dove fu cotta la “prima” margherita. “Sara’ un posto con il cibo prodotto dal Giardino Torre – ha affermato Bellenger – come per esempio la frutta che verra’ dagli alberi che sono stati piantati qui 300 anni fa. Stiamo preparando un bando europeo per trovare un imprenditore che investa in questo progetto, dove vorremmo fossero coinvolti pizzaioli storici napoletani perche’ la pizza e’ napoletana”. “L’arte dei pizzaioli napoletani e’ un mestiere antichissimo, parte del nostro patrimonio culturale”, ha dichiarato il ministro dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo Dario Franceschini, che ha sottolineato come “l’iscrizione nella lista dei beni culturali immateriali e’ un’ottima notizia che arriva proprio mentre sta per iniziare il 2018 Anno del Cibo Italiano”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Dicembre 2017 - 18:30