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Morì a 28 anni per un ritardo nell’operazione alla cistifellea: processo per 9 medici

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Nove medici dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona a processo per la morte della 28enne Denise De Simone, deceduta dopo un ricovero per alcuni calcoli alla cistifellea. Dovranno comparire davanti ai giudici del Tribunale di Salerno il prossimo 6 maggio e rispondono di omicidio colposo. A giudizio i medici che la visitarono in pronto soccorso, e che secondo la Procura disposero gli ulteriori accertamenti diagnostici con colpevole ritardo e i colleghi che eseguirono poi l’intervento chirurgico, accusati di avere commesso nel corso dell’operazione errori che si sarebbero rivelati fatali. Il giudice per le udienze preliminari Stefano Berno Canani, accogliendo la richiesta del pm Francesca Fittipaldi, ha deciso per il processo.
La tragedia il 28 settembre del 2014.La giovane, residente a Mariconda, andò in ospedale lamentando forti dolori all’addome. Secondo l’accusa, i medici che la visitarono ed eseguirono i primi accertamenti avrebbero sottovalutato il suo quadro clinico. Le condizioni della giovane si sarebbero aggravate, fino ad arrivare in ritardo in sala operatoria. Sarebbe insorta una pancreatite acuta, e quello che poteva essere un intervento di asportazione della cistifellea si sarebbe oltremodo complicato.
Nel corso dell’operazione chirurgica sarebbero poi stati commessi alcuni sbagli, che secondo la Procura potrebbero essere stati decisivi. Le consulenze medico legali hanno rivelato lesioni interne che risulterebbero anomale e, infine, l’insorgenza di una mof, una sofferenza multiorgano fatale per la giovane.


Articolo pubblicato il giorno 13 Dicembre 2017 - 10:00

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