San Gennaro Vesuviano, ventisei anni. I primi sintomi risalgono a qualche giorno fa quando si è recato all’ospedale di Nola. Da lì il trasferimento al Cotugno, specializzato in malattie infettive, e la conferma della diagnosi: tubercolosi. Al contrario di quanto avvenuto in passato, questa volta i coinquilini sono stati individuati in tempi rapidi.
La profilassi, dunque, può partire: gli otto stranieri che vivono col giovane uomo devono ora andare all’ospedale Apicella di Pollena Trocchia per sottoporsi al cosiddetto test di Mantoux che serve a verificare la positività alla tubercolosi. Dopo i risultati, verranno presi ulteriori provvedimenti ma se anche i compagni di casa del giovane non avessero contratto la malattia, sarebbero comunque tenuti a ripetere i controlli nei tre mesi successivi.
Il ventiseienne, comunque, non è in pericolo di vita: tra qualche giorno potrà anche lasciare l’ospedale e tornare al suo lavoro – ha dichiarato di fare l’operaio in una sartoria di San Gennaro Vesuviano.
Articolo pubblicato il giorno 16 Dicembre 2017 - 10:33