La Pay TV è la protagonista del mercato televisivo italiano. Questa tendenza emerge dall’XI rapporto di ITMedia Consulting “Il mercato televisivo in Italia:2017-2019. Come Cambia la TV”.
Il 2017 viene descritto come un anno di transizione: alla crescita registrata l’anno precedente (+5,4%) è seguita una contrazione dell’1,1% se si considera il canone (-10%), mentre se si considerano solo pubblicità e Pay TV, si ottiene una crescita dell’1,6%. L’incremento registrato dalla Pay TV, pari al 2,6%, la pone come prima risorsa del mercato (la pubblicità è stata quindi superata).
Le previsioni per i prossimi 2 anni ritagliano un ruolo importante per la cosiddetta “Broadband TV”, ovvero i servizi in streaming (Netflix, Amazon Prime Video, Infinity, TIMVision eccetera). Nel 2019 sarà questa tipologia a divenire la modalità primaria di accesso alla TV in 3,5 milioni di abitazioni, superando il digitale terrestre nell’offerta pay TV. Complessivamente il mercato registrerà una nuova crescita, anche se inferiore rispetto al passato. Il traino della Broadband TV sarà utile per la Pay TV, che ne sfrutterà l’effetto positivo sul mercato per continuare a crescere più di ogni altra risorsa.
I tre colossi, Rai, Mediaset e Sky, continueranno a dividersi il 90% del mercato nel 2019. Perderanno però circa due punti percentuali per via degli operatori presenti con canali “free to air” (gratuiti) sul digitale terrestre e della Broadband TV. Il principale attore sul mercato sarà Sky, che aumenterà il divario con Rai e Mediaset. Gli altri operatori cresceranno fino ad oltre il 10%.
Le innovazioni tecnologiche la faranno da padrone, con offerte personalizzate multipiattaforma e multischermo, canali tematici, servizi non lineari e Video On Demand. ITMedia Consulting sostiene che solo gli operatori che saranno in grado di sfruttare al meglio le sfide tecnologiche dei prossimi anni potranno aspirare a giocare un ruolo centrale in questo nuovo scenario.
Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2017 - 00:09 / di Cronache della Campania