In questi giorni la Regione Campania ha approvato 3 importanti regolamenti in attuazione della Legge Regionale che disciplina le attività funerarie e cimiteriali.
(L.R. 12/2001 modifica dalla L.R. 7/2013). Il Coordinamento Intersindacale delle Imprese Funebri della Campania esprime viva soddisfazione per questi 3
importanti regolamenti già previsti dalla Legge Regionale numero 7 del 2013 e che, finalmente, oggi sono stati emanati. “Ringraziamo la Giunta Regionale per essere intervenuta, con questi regolamenti, in un settore che ha bisogno di regole certe e chiare -hanno dichiarato Walter Giordano, presidente dell’Acitof e Giuseppe Ricci della Federcofit- nell’interesse comune delle famiglie, delle imprese e delleAmministrazioni Comunali”.
Grazie alla legge regionale dal 2013 ad oggi sono stati qualificati più di 2000 tra direttori tecnici e operatori funebri e sono stati assunti con contratto di lavoro subordinato econtinuativo più di 1000 operatori, arginando in modo consistente il lavoro nero che in questo settore era molto utilizzato. Con le nuove innovative disposizioni è stato istituito il registro regionale in cui vengono iscritti tutti gli operatori che svolgono l’attività funebre, registro consultabile on-line dalle pubbliche amministrazioni e da qualsiasi cittadino.
Anche nella Regione Campania finalmente si possono costruire e gestire le case funerarie, luoghi appositamente e adeguatamente attrezzati per dare un ultimo saluto al proprio congiunto in maniera decorosa e nel rispetto delle normative in materia di sicurezza e tutela igienico sanitaria. Si può trasferire la salma subito dopo il decesso, ovunque esso avvenga, evitando l’osservazione di 24 ore, in particolare dai luoghi poco adatti per il commiato, come gli obitori degli ospedali o gli obitori dei cimiteri. Tutte le sigle aderenti all’accordo intersindacale, Acitof, Federcofit e Laiif, unitamente alla E.F.I. (Eccellenza Funeraria Italiana) confermano il proprio impegno e la propria disponibilità a collaborare pienamente con le istituzioni per la piena e rapida applicazione delle nuove disposizioni. Manca ancora però l’istituzione “dell’Osservatorio regionale per la legalità e la trasparenza delle attività funerarie e cimiteriali” previsto dall’art. 5 bis della legge legge regionale. 12/2013, e ancora non è stata rinnovata la “Consulta regionale” di cui ha l’articolo 5 della medesima legge. “Sono assolutamente importanti e urgenti il rinnovo della Consulta regionale e l’istituzione dell’Osservatorio, l’assenza di questi due importanti organismi può rallentare gravemente la piena attuazione anche delle recenti norme regolamentari e potrebbe, inoltre, produrre effetti addirittura controproducenti della stessa legge” ha dichiarato Luigi Cuomo, presidente dell’associazione antiracket Sos Impresa e referente regionale della Laiif-Confesercenti della Campania. Cuomo, pertanto, sollecita il Presidente Vincenzo De Luca a fare in modo che al più presto possibile si completi il quadro normativa, soprattutto in questo particolare momento in cui il settore delle imprese funebri continua ad occupare troppo spazio nelle pagine di cronaca nera e giudiziaria in tutta la Regione Campania.
Il coordinamento intersindacale unitamente all’Efi., infine, stigmatizza improvvisate e improvvide iniziative tese a minare l’impianto strutturale della legge 12/2001; esistono, infatti, isolati tentativi di infiltra re emendamenti corsari nella prossima legge finanziaria regionale con norme che non hanno nulla a che vedere con il buon senso e la competenza specifica in questo delicato settore e che mirano a mantenere la preesistenti condizioni autorizzative ed operative a vantaggio della parte meno strutturata e virtuosa del settore abituata ad operare in spregio al rispetto delle imperative normative in materia assicurativa, contributiva e fiscale. E’ in atto un rinnovamento del settore a tutela degli operatori onesti e delle famiglie che necessitano delle adeguate garanzie di ricevere servizi funebri qualificati e svolti nel rispetto delle leggi; di ciò va ulteriormente ringraziata la Regione Campania per l’impegno dedicato a questa causa e per la volontà di procedere senza distrazioni verso gli obiettivi di tutela collettiva contenuti nella legge regionale 12/2001.
E proprio domani un corteo di di imprese funebri organizzate in un comitato spontaneo che ha preso piede nella provincia di Benevento ha organizzato un corteo sotto la sede della Regione Campania a palazzo santa Lucia a Napoli e ha preannunciato di aver presentato un ricorso al Tar contro la delibera. Ma il Coordinamento lntersindacale delle Imprese Funebri della Campania, anche per fugare eventuali dubbi interpretativi in merito alla portata della vigente normativa disciplinante il comparto funebre, ha diffuso un proprio comunicato in cui reputa “doveroso premettere che la normativa vigente è stata emanata ed è entrata in vigore già con decorrenza da luglio 2013, data in cui le disposizioni, invero innovative, ivi contenute hanno acquisito efficacia vincolante per tutte le imprese funebri che esercitano ovvero intendano esercitare la propria attività all’interno del territorio Campano.
Ciò significa che i regolamenti scientemente approvati negli ultimi giorni dalla Regione, altra funzione non hanno avuto che quella di puntualizzare aspetti già delineati dalla Legge Regionale, nei limiti ed in conformità a quanto ivi pattuito, vieppiù contribuendo a rendere chiari e stabili diritti e obblighi di tutte le aziende operanti nel settore funebre, le quali, seppur adeguatesi ai requisiti prescritti dalla richiamata normativa, dal 2013 ad oggi non hanno subito alcuna riduzione numerica. Questa l’opinione di comune accordo espressa dai rappresentanti della maggioranza delle imprese funebri campane le quali, nella piena onestà intellettuale, non mancano di evidenziare quelli che sono stati i riflessi positivi della normativa, anche per gli operatori funebri che mai fino ad oggi avevano avuto la possibilità di essere assunti mediante contratto di lavoro stabile. Il numero delle imprese funebri, dal 2013 ad oggi è aumentato, cosa che non succedeva da molti anni, grazie alla Legge Regionale del 2013 che stabilisce in maniera chiara, tra l’altro, che le imprese funebri autorizzate possono svolgere l’attività su tutto il territorio regionale senza limitazioni o vincoli territoriali. Grazie alla stessa Legge regionale inoltre sono aumentati in maniera impressionante il numero di occupato regolarmente assunti, che prima erano utilizzati in maniera non regolare. Questi tra i tanti motivi per cui si ritiene di dover nuovamente ringraziare la Regione Campania per l’intervento normativa operato, con preghiera di disattendere eventuali scellerate richieste emendatrici volte ad apportare modifiche peggiorative rispetto all’attuale disciplina”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Dicembre 2017 - 17:43