Gragnano. Parenti a controllare i propri parenti, così il Nucleo di Valutazione del Comune di Gragnano è un vero e proprio “affare di famiglia”. Due le persone in particolare legate alla maggioranza che sostiene il sindaco Paolo Cimmino. Il primo cittadino, con proprio decreto, ha designato gli avvocati Giuseppe Abagnale ed Ester Di Martino all’interno dell’organo. Così sono iniziati i primi “mal di pancia” tra le fila della maggioranza e dell’ opposizione che puntano il dito contro Paolo Cimmino. Un ritorno alla casa comunale quello di Abagnale, proprietario di un centro di fisioterapia e assessore nelle consiliature Serrapica e Patriarca, rimasto fuori nel primo mandato Cimmino per poi allearsi con quest’ultimo alle ultime amministrative, facendo eleggere la figlia Rosina.
Quelle del nucleo di valutazione “sono state scelte di fiducia e non politiche”, fanno sapere dal comune. Lo stesso conflitto di interessi riguarda anche l’altra componente dell’organo, l’avvocato Ester Di Martino che durante i lavori del nucleo di Valutazione dovrà verbalizzare il giudizio sull’operato della suocera che è capo settore alla Pubblica Istruzione. La posizione della donna è ancor più scomoda perché, oltre al legame con la funzionaria, può “vantare” anche di rapporti con alcuni consiglieri di maggioranza, il consigliere di maggioranza, Mario Di Nola, suo cognato, e il vicesindaco Mario D’Apuzzo, mancato senatore e zio del marito. Inoltre in veste di avvocato ha anche partecipato al concorso per avvocatura bandito dal Comune di Gragnano, rientrando dell’elenco degli idonei. Buona parte dell’ assise, e non solo, è già sul piede di guerra per mettere in discussione le scelte di Paolo Cimmino.
Articolo pubblicato il giorno 14 Dicembre 2017 - 10:11