Daniela Romaniello, 9 anni di Giugliano non ce l’ha fatta. Ha perso la sua battaglia con una mortale forma di leucemia che l’ha devastata per tre lunghi anni. Ieri mattina tantissime persone hanno preso parte ai funerali e si sono strette intorno alla famiglia ed ai genitori Gemma e Maurizio. I funerali si sono tenuti alla chiesa San Massimiliano Kolbe in via Pigna nel quartiere Casacelle. Un lutto che ha coinvolto tante persone quello dell’ennesimo angelo della Terra dei Fuochi volato in cielo troppo presto. E dopo la sua morte si continua a mettere sotto accusa la terra dei fuochi e i rifiuti tossici sotterrati nel territorio giuglianese.
A Nulla sono valse le iniziative come la raccolta fondi necessaria per mantenere la famiglia della piccola in Olanda. Gemma e Maurizio, nell’estremo e amorevole tentativo di salvare la loro bambina, hanno abbandonato ogni cosa, la loro casa, il lavoro, i familiari, per una cura sperimentale nel nord Europa. Mesi nei quali hanno covato la speranza, fino alla fine, mentre in Campania, a Giugliano, amici e parenti raccoglievano i fondi per dare loro la forza necessaria.
Della piccola si sono occupate anche le associazioni “Angeli della Terra dei Fuochi” e “Diamo una mano”, che hanno dato un supporto logistico alla raccolta fondi insieme a un noto bar di piazza San Nicola a Giugliano che ha organizzato un evento di beneficenza, che ha permesso di raccogliere una importante somma che subito è stata spedita ai due coniugi. Poi per più di un mese la città è rimasta con il fiato sospeso in attesa di notizie confortanti, fino all’ultimo respiro della bimba. Sotto accusa ancora una volta l’inquinamento ambientale che da anni devasta Giugliano, centro della Terra dei fuochi, comune nel quale ogni famiglia convive con un malato di tumore o piange chi non ce l’ha fatta.
Articolo pubblicato il giorno 3 Dicembre 2017 - 18:52