Salerno. I due magistrati salernitani coinvolti nello scandalo delle sentenze aggiustate del giudice Mario Pagano sono stati convocati per essere interrogati dai sostituti procuratore Ida Frongillo e Celeste Carrano che conducono le indagini. Maria Elena Del Forno, magistrato in servizio al Tribunale civile di Salerno, indagata per rivelazione di atti coperti dal segreto istruttorio e abuso d’ufficio dovrebbe essere ascoltata lunedì prossimo. Il collega, sostituto procuratore alla Procura di Nocera Inferiore, Roberto Lenza, indagato per rivelazione di atti coperti dal segreto, è stato invece convocato per martedì. Ma i suoi avvocati Andrea Vagito e Giovanni Annunziata, in un comunicato stampa hanno fatto sapere che chiederanno un rinvio dell’interrogatorio. “In qualità di difensori del dottor Roberto Lenza, la cui posizione risulta già dagli atti palesemente marginale – scrivono – stiamo valutando l’opportunità di chiedere un differimento dell’interrogatorio fissato per la prossima settimana. Riteniamo, invero, che non sia assolutamente possibile fornire dichiarazioni difensive a fronte di una contestazione decisamente generica per come, allo stato, formulata. Non appena la Procura di Napoli ci fornirà elementi più concreti sui quali confrontarci, saremo disponibili a rendere ogni necessario e doveroso chiarimento. Nel frattempo attendiamo fiduciosi gli sviluppi investigativi che, non v’è dubbio, condurranno ad escludere, senza riserve, qualunque coinvolgimento del nostro assistito”.
I due magistrati sono finiti nell’inchiesta che lunedì scorso ha portato agli arresti domiciliari Mario Pagano e il funzionario del Tribunale di Salerno Nicola Montone e ad una misura di divieto di dimora per altri cinque coindagati (4 imprenditori e un consulente). Secondo l’accusa, il giudice di Roccapiemonte in provincia di Salerno avrebbe – in cambio di sentenze favorevoli – ottenuto soldi per una società sportiva locale, la Polisportiva rocchese, e regali di valore.
Nell’ambito dell’indagine, supportata da intercettazioni ambientali e telefoniche, e da acquisizioni documentali è emerso il coinvolgimento dei due magistrati, convocati dalla Procura di Napoli, e di altri esponenti della magistratura che per il momento non sono stati ‘avvisati’.
Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, lunedì scorso, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e i militari della Guardia di Finanza hanno effettuato altre sette perquisizioni e acquisito documentazione, supporti telematici e telefoni cellulari, ora al vaglio degli inquirenti.
Rosaria Federico
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