Dopo cinque mesi sono finalmente arrivati i risultati del Dna del resti del cadavere trovato murato in un garage di Ponticelli: si tratta di Vincenzo Ruggiero. Quel corpo dilaniato e straziato quindi è del 25enne commesso presso i negozi di un noto brand napoletano che ha pagato con la sua vita la sua amicizia, e solo quella, con la trans Heven Grimaldi, fidanzata del “Grinder Boy” di Ponticelli, Ciro Guarente in carcere da quattro mesi.
Entro gennaio saranno depositate presso la Procura di Napoli Nord tutte le analisi medico-scientifiche effettuate dai periti nominati dai magistrati e solo allora il cadavere, o meglio quello che resta, sarà restituito alla famiglia per i funerali. La mamma, che da cinque mesi aspetta di dare una degna sepoltura al figlio ha scritto sulla pagina facebook: “Non è Natale senza te”. Le indagini intanto continuano per risalire ad altri eventuali complici di Ciro Guarente oltre al pregiudicato di Ponticelli, Francesco De Turris, che ha confessato di aver fornito all’ex dipendente della Marina Militare la pistola che ha ucciso Vincenzo.
Il ragazzo dopo essere stato ucciso a colpi di pistola nella casa di Aversa che condivideva con la trans Heven Grimaldi fu trasportato in un garage di Ponticelli dove abita la famiglia di Guarente, affittato pochi giorni prima, e con l’aiuto di qualcuno, ancora in corso di individuazione, fu fatto a pezzi con una sega e dilaniato nell’acido prima di essere seppellito. Il macabro rituale da “macelleria messicana” però non è riuscito fino in fondo perché gli investigatori sono arrivati in tempo primo che il corpo di Vincenzo sparisse per sempre e arrestando il violento assassino.
Articolo pubblicato il giorno 24 Dicembre 2017 - 09:33 / di Cronache della Campania