Nell’Agro nocerino, scoperto un sistema illecito far ottenere a immigrati irregolari carte di identita’ valide per il rilascio dei documenti di permanenza sul territorio italiano ed europeo, grazie alla complicita’ di un dipendente comunale di San Valentino Torio. Indagini della procura di Nocera Inferiore hanno portato alla notifica da parte dei carabinieri di un avviso di conclusione indagini, che vale come avviso di garanzia, a sei indagati per contraffazione di documenti, falso in atto pubblico, peculato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre, sono state sequestrati documenti di identita’ e permessi di soggiorno emessi illegittimamente. Nell’inchiesta ‘Easy Residence’, coordinata dal pm Giuseppe Cacciapuoti, sono coinvolti, oltre il dipendente dell’ufficio anagrafe del Comune dell’agro Nocerino-Sarnese, una coppia di coniugi e tre marocchini. Questi ultimi individuavano i ‘clienti’ per lo piu’ loro connazionali cui vendere i documenti di identita’. L’attivita’ investigativa ha avuto inizio nel gennaio scorso dalla denuncia sporta da un cittadino marocchino il quale, dopo aver fornito allo sportello di un ufficio pubblico il proprio documento ignorando che fosse di provenienza illegale, si era visto negare la prestazione perche’ qualcosa non andava con la documentazione. Inoltre, a San Valentino Torio, circolavano insistenti le voci secondo cui li’ era piu’ agevole per gli extracomunitari ottenere i permessi.La banda, infatti, aveva trovato nel dipendente comunale infedele la leva per aggirare la pubblica amministrazione; l’uomo, infatti, sfruttando la propria posizione lavorativa, in cambio di denaro compilava false certificazioni di abitabilita’ di edifici in realta’ fatiscenti o comunque senza i requisiti, utilizzando carta intestata dell’ufficio tecnico del Comune oppure del servizio di Igiene dell’Asl di Salerno. Quelle certificazioni servivano, poi, agli extracomunitari come titolo per ottenere la residenza anagrafica e per richiedere il successivo rilascio della carta di identita’. Una indagine tradizionale e con l’ausilio di intercettazioni e la collaborazione dello Sportello unico per l’immigrazione della prefettura di Salerno e della Direzione provinciale del Lavoro, ha cosi’ trovato decine di ricevute postali false di versamento a quegli enti e 37 casi di peculato per svariate migliaia di euro. Quelle somme avrebbe dovuto incassarle il Comune di San Valentino Torio e l’azienda sanitaria locale salernitana. Sottoposte, infine, a sequestro probatorio circa cento certificazioni falsificate d’idoneita’ alloggiativa e abitativa e vari moduli con logo e indicazioni di enti pubblici.
Articolo pubblicato il giorno 1 Dicembre 2017 - 14:16