Castellammare di Stabia. Si va alla conclusione del processo di primo grado che vede tre operai condannati e due assolti. Secondo quanto emerso in fase dibattimentale le ditte dell’indotto avrebbero ricevuto estorsioni ma non nella misura di quanto raccontata. Dalla sentenza di primo grado emerge una certezza chiara: non è mai avvenuto un sequestro di persone ai danni di Antonio Imazio, imprenditore.
Quindi cade quella che è l’accusa più pesante che indusse il pm a chiedere 9 anni di carcere per il sindacalista Antonio Vollono assolto perché il fatto non sussiste. E’ stato assolto anche Ferdinando Scarpato, mentre è stato condannato a 6 mesi (con il beneficio della pena sospesa) il fratello Catello. Condannati Catello Schettino (3 anni e 5 mesi) e Francesco Amoroso (3 anni e 4 mesi), che insieme a Catello Scarpato saranno chiamati a risarcire il danno alle parti civili (Imsa e Fincantieri) in separata sede.
Le posizioni di questi imputati erano considerate non primarie in quanto, secondo l’accusa, era il sindacalista Vollono ad indire scioperi pilotati e danneggiare l’azienda, pretendendo l’assunzione di amici e parenti. Invece, non tutto è sembrato come descritto dall’accusa. Costi extra e ritardi nella consegna delle commesse non sarebbero imputabili ai ricatti ne agli scioperi.
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