Il boss pentito Carlo Lo Russo, ha parlato a lungo nelle sue deposizioni dei traffici di droga della sua famiglia e del suo clan. Nell’ultimo ordinanza di custodia cautelare del mese scorso firmata dal gip Francesca ferri e che ha portato in carcere un 40 di persone tra cui molti incensurati e insospettabili ha palato anche dei traffici di droga che faceva in autonomia il nipote Ciro Taglialatela, (tra i 40 arrestati del blitz)figlio di Bruno (in carcere da anni) e della sorella Rosaria, detta Celeste.
Ecco cosa ha raccontato Carlo Lo Russo a proposito del nipote: “Ciro mi ha detto di avere una fabbrica di scarpe o pellame nella zona di Arzano, Casavatore, ma non conosco i dettagli. Quando ho parlato con mio cognato Bruno gli ho detto che visto che c’erano le intercettazioni a casa mia rischiava di essere arrestato anche il figlio in quanto era stato a casa mia e Bruno mi disse che il figlio “faceva le scarpe”. come per dire che non faceva niente di male. In realtà posso dire che mi risulta che Ciro Taglialatela ha i suoi traffici di droga . Mi spiego meglio : E’ stato lui ad organizzare un incontro a casa di mia sorella Dora verso febbraio marzo di quest’anno, con tale o’Scotch, persona di Marano che aveva fatto una fornitura di 60 chili di Hashish ai miei ragazzi, cioè Mariano, Luigi e Ciro.
Il contatto con questo fornitore era mio , nel senso che lui si propose a me per queste forniture dati i miei buoni rapporti con Arcangelo Abinante ed io misi in contatto con lui i miei ragazzi. Si creo’ poi un problema per i pagamenti e Ciro Taglalatela fece da tramite per questo incontro. Io mi impegnai a far fronte al debito contratto da Mariano ed incaricai proprio Ciro di portargli i soldi . Altro episodio che riguarda Ciro Taglialatela attiene ad un problema con un certo Emilio di San Rocco , persona che si riforniva di cocaina da Mariano e che invece incominciò a non rifornirsi più da noi. Mariano Torre mi disse che questo Emilio si stava rifornendo non più da noi ma da Ciro Taglialatela che a sua volta si riforniva da Damiano Pecorelli, persona di cui ho già parlato come grosso trafficante di cocaina .
Venne quindi mio nipote Ciro Tagalialatela per mettere una buona parola per questo Emilio per evitare che gli facessimo del male, fatto sta che abbiamo continuato le forniture a questo Emilio anche se per importi inferiori, forniture curate sempre Mariano Torre. io non conosco questo Emilio, ne ho solo sentito parlare da Ciro mio nipote e da Mariano. …non ho mai chiesto spiegazioni a mio nipote Ciro dei suoi traffici di cocaina, me ne hanno parlato sia Mariano Torre sia Ciro Perfetto ed io ho lasciato correre, dati i miei rapporti con mio cognato Bruno, era pur sempre mio nipote, non pretendevo da lui una quota sui traffici che avevo saputo che faceva, né ho pensato di imporgli di rifornirsi da noi… Omissis”.
Antonio Esposito
3.continua
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Articolo pubblicato il giorno 20 Dicembre 2017 - 21:58