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Baby gang a Napoli, la proposta choc dei Verdi: coprifuoco notturno per i minori

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“Serve un’ordinanza a Napoli che vieti ai minorenni di circolare liberamente e da soli dalle 22 alle 6 del mattino e, se torneremo in Parlamento, proporremo una proposta di legge per abbassare l’eta’ punibile a 12 anni”. A proporre il coprifuoco serale e notturno per i minorenni sono i Verdi che, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ed altri esponenti, hanno partecipato alla marcia a Napoli contro la violenza promossa dalla mamma e dagli amici del diciassettenne ferito da una baby gang lunedi’ scorso in Via Foria.
“Abbiamo aderito per testimoniare la solidarieta’ dei Verdi e delle istituzioni che rappresentiamo ad Arturo e per contribuire a dare un segnale di legalita’ a chi pensa di poter appropriarsi di pezzi di citta’ con la violenza, ma ora e’ necessario anche fare atti concreti per evitare che l’escalation di violenza, soprattutto tra i giovanissimi, arrivi a produrre drammi ancor piu’ gravi di quelli che abbiamo vissuto finora. Servono soluzioni immediate”.Se da un lato la proposta di Borrelli è destinata a far discutere non è da meno quella del parlamentare napoletano dei Cinque Stelle, Roberto Fico:  “Dobbiamo guarire da una ferita che Napoli si porta nel cuore e fare in modo che ci sia un vero piano Marshall per le scuole e le periferie”.
E poi commentando la manifestazione degli studenti in solidarietà di Arturo il 17enne accoltellato ha detto: “Da tutti questi studenti arriva un messaggio importante, i ragazzi ci sono, sono stati colpiti da questo evento e devono ribellarsi, lottare insieme a noi, alle istituzioni, alle parrocchie, alle associazioni di volontariato. Capisco che oggi abbiano paura, ma dobbiamo essere una societa’ matura che lavora insieme per risolvere questi problemi”.
In corteo anche il presidente del Pd di Napoli Tommaso Ederoclite e il segretario dem Massimo Costa: “Da questo momento drammatico – ha commentato Costa – dobbiamo trovare la forza per dare a questi ragazzi la possibilita’ di vivere in un mondo migliore e seguire le loro aspettative in una citta’ normale. Tutti abbiamo paura in questa citta’, dobbiamo rifletterci in sede cittadina, regionale e nazionale. Non ci sono strati della popolazione che sono esclusi da questo livello di paura ma dobbiamo voltare pagine tutti insieme”. In marcia anche la Uil, diretta dal segretario Giovanni Sgambati: “La Uil contrasta l’illegalita’ a Napoli nei quartieri difficili con la presenza attiva e la civilta’ del lavoro contro la criminalita’. Purtroppo i tassi di disoccupazione cosi’ alti in quartieri degradati di Napoli sono un problema che il Paese non si puo’ permettere, perche’ destiniamo larga parte di questa gioventu’ a una prospettiva assolutamente negativa”. Con Sgambati i ragazzi del servizio civile della Uil “per testimoniare – spiega il segretario – che si puo’ essere giovani e prestare un’attivita’ molto diversa da quella dell’illegalita'”. In prima linea anche Ivo Poggiani, presidente della III Municipalita’: “Questi sono stati giorni di rabbia e sconforto e l’episodio di un ragazzino che non muore solo per un colpo di fortuna dovrebbe far ragionare di piu’ le istituzioni sull’investimento sui giovani di questa citta’. Ci sono quartieri popolari in cui la dispersione scolastica e’ altissima e i ragazzi non ricevono gli strumenti per distinguere il giusto dallo sbagliato. Sembra che il problema dei giovani di questa citta’ sia un problema di nessuno, lasciato all’associazionismo e al terzo settore, serve uno scatto di orgoglio”. Padre Alex Zanotelli cammina con gli studenti, affermando: “Al Rione Sanita’ c’e’ stata una repressione fortissima, hanno assediato i clan. Bene ma non c’e’ stato nulla di positivo: investimenti nelle scuole, sul lavoro per questi ragazzi, per la sicurezza, la repressione cosi’ fa solo odiare lo Stato perche’ non e’ accompagnata da altri provvedimenti”.
“Oggi, in un corteo gremito contro la violenza, il mondo della scuola, i cittadini, le istituzioni e le associazioni hanno manifestato contro il brutale gesto condotto ai danni di Arturo, studente di 17 anni che, nel centro di Napoli, si recava a svolgere una normale commissione”. Lo ha detto Gianluca Daniele, consigliere regionale del Pd. “La grande partecipazione di oggi – ha affermato – rappresenta la forza con cui la citta’ si oppone alla spirale di violenza in cui purtroppo e’ sprofondata, penso che vada, con coraggio, affrontato il tema della violenza giovanile e della sicurezza urbana”. “Non e’ piu’ solo una questione di repressione, che pure esiste e per questi motivi, e’ importante lo strumento della videosorveglianza nei quartieri piu’ a rischio”.


Articolo pubblicato il giorno 22 Dicembre 2017 - 19:14

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