giàtutto esaurito al Teatro Bellini peràla prima assoluta di Apologia di Socrate, lettura di Luigi Lo Cascio (sabato 16 dicembre, ore 18.00) che chiude gli appuntamenti 2017 di âÂÂFuoriclassico, la contemporaneitàantica dellâÂÂambiguoâÂÂ,àrassegnaàpromossa dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal suo direttoreàPaolo Giulierini,àideata e curata da Gennaro Carillo (fino a giugno 2018) con le associazioniàâÂÂA Voce altaâ e âÂÂAstrea. Sentimenti di giustiziaâ (attivata una lista dâattesa, per contatti.àLa lettura di Lo Cascio, uno degli attori più apprezzati del cinema e del teatro italiano degli ultimi anni, affronta tutti i nodi tradizionalmente problematici della democrazia: il rischio di una tirannia della maggioranza, lo spazio limitato che un pensiero veramenteàcriticoàpuò occupare in un regime popolare, il dissidio tra la filosofia (ilàveroàsapere politico) e la prassi.àâÂÂFuoriclassico rappresenta un momento altissimo nella ricerca del dialogo tra letteratura, filosofia e scienza, tra antico e moderno âÂÂàdice Paolo Giulierini â In un certo senso si torna a uno sguardo di insieme della realtà, quale fu quella dei presocratici e della stagione dei giganti del pensiero greco, da Platone a Socrate ad Aristotele.àNon a caso ad esempio Socrate è stato scelto dal Mann come personaggio simbolo dellâIstituto,àconâ lâesposizione di unâerma del filosofo nella prestigiosa sede della Corte di Giustizia di Lussemburgo, fino a tutto il 2018, nellâambito del progetto OBVIA
Testo di straordinaria potenza, âmemoriaâ dellâautodifesa, tanto geniale quanto fallimentare negli esiti, di Socrate davanti al tribunale popolare di Ateneàâ sottolinea Carillo âàlâApologiaàpropone unâimmagine del filosofo come maestro di negazione e di libertàdi pensiero, oltre che come esempio limpidissimo diàparrhesia, di coraggio della parola (e della verità) esposta in pubblicoàcontroàla potenza della maggioranza. Libertàdellâopinione, dunque, ma anche libertàdallâopinione dei molti: questa rimane una delle ereditàpiù durevoli del socratismo.
Lo spettacolo di sabato 16 dicembre al Bellini, saràpreceduto da un altro appuntamento Fuoriclassico, rassegna questâanno dedicataàal tema delle migrazioni eàaltre metamorfosi.àMercoledì alle 17.30, nella Sala Conferenze al MANN, si parlerààinfatti diàCosmogonie. Il grande tema delle origini del mondo, tra scienza e immaginario, affrontato da diversi angoli visuali: quello dellâastrofisica, conàMassimo Capaccioli, emerito della Federico II e giàtitolare della Cattedra Galileiana di Padova (appena insignito di una terza laurea honoris causaàdallâUniversitàKharazion di Kharkiv in Ucraina), quello della storia del pensiero antico e del mito, conàFranco Ferrari, ordinario di Storia della filosofia antica nellâUniversitàdi Salerno, e infine si tratteràdellâaspetto legato alla storia della tecnologia, conàEugenio Lo Sardo, direttore dellâArchivio Centrale dello Stato. Il coordinamento organizzativo di Fuoriclassico âÂÂè diàMarinella Pomariciàe diàAndrea Milaneseàper il MANN.
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