Da Pompei a Londra per segnare una traccia nella storia delle acconciature e non solo. E’ morto a 75 anni il ‘re dei coiffeur’ Giuseppe Antonio Mascolo, detto Toni, fondatore del colosso Toni & Guy insieme al fratello Gaetano e pioniere tra le tante altre cose dei capelli a caschetto: uno dei simboli degli anni ’60. La sua straordinaria avventura era iniziata nel 1963, quando Toni aveva lasciato Napoli, dove il padre – barbiere – lo aveva preceduto nell’arte delle forbici, per aprire il suo primo salone di parrucchiere a Clapham, nel sud di Londra, con Gaetano, ribattezzato oltre Manica Guy. L’ascesa avviata nella stagione della ‘Swinging London’, vibrante di nuove mode e stili, era stata travolgente: dal trasferimento del flagship store nel quartiere del lusso di Mayfair fino alla creazione di catena – seguita alla nascita nel 1980 del marchio Tigi Haircare grazie anche al contributo di altri due fratelli minori, dedicatisi alla comunicazione d’immagine e al marketing – allargatasi a macchia d’olio dapprima nel Regno Unito, poi negli Usa e nel resto del mondo. Italia inclusa, dove i Mascolo avevano infine fatto ritorno col loro brand alcuni anni fa, ormai in veste di rappresentanti di un esempio d’emigrazione di successo coronata fra Gran Bretagna e America da partecipazioni a produzioni televisive, fotografiche, editoriali. Toni lascia oggi un’eredita’ di 475 saloni sparpagliati in 48 Paesi del mondo, oltre a un contributo di libri, dvd, prodotti di bellezza. Il Regno, dove si e’ guadagnato il titolo di sir, e una fortuna da ricco uomo d’affari, ne onora tuttavia soprattutto la creativita’. Quella creativita’ di cui andava fiero (“modestamente abbiamo inventato piu’ stili di tutti”, era solito affermare negli ultimi tempi) e che diceva di aver ereditato dal padre: sperimentando tagli, colori, disegni e persino strumenti nuovi come le cosiddette ‘forbici da samurai’. Da anni, il brand Tony & Guy si era d’altronde legato al glamour di una vetrina globale del calibro della London Fashion Week. Mentre non si contano le celebrita’ annoverate nella sua clientela internazionale d’elite: da Victoria Beckham, ad Andrew Lloyd Webber, a molti altri. Un centinaio i premi ricevuti in carriera a livello mondiale, 47 dei quali nell’ambito del British Hairdressing Award”. Senza dimenticare la nomina a Cavaliere Ufficiale della Repubblica, ricevuta in Italia nel 2006, e l’udienza privata da papa Ratzinger nel 2009: due dei momenti di cui Toni Mascolo andava piu’ orgoglioso.
Articolo pubblicato il giorno 13 Dicembre 2017 - 18:51