Per una rapina violenta ai danni di una coppia di coniugi in corso Umberto I a Eboli, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un provvedimento restrittivo con il beneficio dei domiciliari nei confronti di due ucraini. Secondo gli inquirenti, gli arrestati, insieme con altre tre persone, di cui due irreperibili e un’altra in corso di identificazione, avevano aggredito Aniello Langella, 43 anni e la moglie originari di Torre Annunziata, mentre si trovavano proprio a casa di uno di loro. I fatti risalgono al 4 agosto scorso.
Langella, conosciuto come “Meza kim”, personaggio molto noto negli ambienti sportivi, avendo ricoperto la carica di direttore sportivo del Savoia, era a casa di amici di Eboli per concludere l’affare della compravendita di un bar. I Langella ne gestiscono anche a Torre Annunziata. Avevano addosso la cospicua somma di 53mila euro. La banda, per impossessarsi dei soldi, dei cellulari e di altri oggetti preziosi, non esitò ad aggredire con violenza l’uomo dopo averlo legato a una sedia causandogli fratture multiple, stringendogli anche una cinghia al collo.
La moglie, invece, fu legata mani e piedi per impedire che potesse dare l’allarme. I due arrestati devono rispondere anche di sequestro di persona, oltre che di rapina aggravata in concorso e di lesioni gravi. Fondamentale per l’indagine, coordinata dalla procura di Salerno, la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza comunale, dai quali i militari hanno estrapolato alcuni frame; ma c’e’ stata anche attivita’ con i metodi tradizionali dell’osservazione e del pedinamento, oltre alle intercettazioni.
L’inchiesta continua per risalire all’identita’ dei complici ancora a piede libero e, soprattutto, per chiarire le circostanze per le quali i coniugi si trovavano a casa degli ucraini con quella somma di denaro.
Articolo pubblicato il giorno 27 Novembre 2017 - 22:01