La Procura di Torre Annunziata ha chiesto il giudizio immediato per Raffaele Gallo, 18 anni, detto Lello ’o pisiello, e il suo complicE Vincenzo Falanga, 19 anni, alias ’o gemello. Sono accusati di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. Gallo è il figlio del boss Francesco ‘o pisiello al 41 bis da alcuni anni e famoso perché insieme con i genitori fece un’estorsione ai vertici di Cattleya che utilizzarono la sua sfarzosa villa al parco Penniniello di Torre Annunziata per girare numerose puntata della prima serie di Gomorra.
Secondo le accuse lo scorso 27 gennaio Gallo junior insieme con il complice in via Cuparella esplose diversi colpi d’arma da fuoco contro una Mercedes Classe B a bordo della quale c’erano lo zio di Gallo junior, l’incensurato Salvatore lovene di 31 anni, e un giovane di 19 anni, Vittorio Nappi.
Quest’ultimo rimase gravemente ferito al torace. “Se avessi voluto ucciderlo, sarei tornato indietro e avrei sparato ancora”, senza timori. Come un boss in carriera Raffaele Gallo “pisiello”, parlava al telefono con la nonna senza sapere di essere intercettato e spiegava il mancato agguato allo zio Salvatore Iovene. Gallo junior voleva vendicare l’onta che la madre aveva arrecato al clan guidato dal padre allacciando una relazione extraconiugale con un elemento di spicco di un gruppo camorristico avversario, i Gionta e per questo che aveva tentato di uccidere lo zio materno.
Una vendetta trasversale per “punire” la madre che non solo si era permessa di lasciare il padre, il boss Franco Gallo. La madre si era legata sentimentalmente con il figlio dell’ergastolano Umberto Onda, uno dei killer più spietati del clan Gionta e per un periodo reggente dei “Valentini”.
I due hanno lasciato da tempo Torre Annunziata perché la donna aveva paura che il figlio potesse ucciderla.
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