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Taglio degli orchestrali, protesta la polizia penitenziaria

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Protesta di numerosi orchestrali della banda nazionale della Polizia Penitenziaria che ha sede a Portici per uno degli emendamenti presentati dal Governo al decreto fiscale collegato alla manovra, ora all’esame della Commissione Bilancio del Senato.
Nell’emendamento si parla di un dimezzamento dell’organico dell’ orchestra della Penitenziaria e di destinare agli ordinari compiti istituzionali gli orchestrali ritenuti non piu’ idonei, che mantengono comunque la qualifica rivestita.
“Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha presentato venerdi’ un emendamento nel quale vuol ridurre la banda della Penitenziaria da 103 orchestrali a 55”, dice Franco Napoletano componente della segreteria regionale Osapp (organizzazione sindacale autonoma Polizia Penitenziaria) e orchestrale della banda nazionale della Polizia Penitenziaria.
“Venti giorni fa ci arriva un provvedimento di riesame per tutti gli orchestrali. Abbiamo chiesto le motivazioni perche’ siamo tutti vincitori di concorso pubblico – aggiunge – e non ci hanno detto nulla”. Intanto, domani mattina una delegazione di orchestrali sara’ ricevuta dal sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore alle 11 al Tribunale di Napoli per discutere della problematica.
“Oggi gli orchestrali effettivi sono 52 gia’ sotto organico anche per il nuovo organico. Quindi non capisco il motivo del riesame visto che e’ previsto per quello in esubero e non capiamo la scelta dell’amministrazione penitenziaria di trasferire la banda a Roma – dice sempre Napoletano – Siamo l’unica banda nazionale della Penitenziaria e dal punto di vista professionale l’amministrazione ha piu’ occasione di avere visibilita’ sul territorio campano dove non abbiamo concorrenza. Andare a Roma dove ci sono sette bande nazionali e tante fanfare e’ controproducente”.


Articolo pubblicato il giorno 12 Novembre 2017 - 21:31

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