Ci sono anche due ultras del Napoli tra i cinque cosiddetti “trasfertisti del Rolex” arrestati nei giorni scorsi a Milano per una serie di rapine di Rolex e altri orologi di lusso. I due rapinatori fanno parte del tifo organizzato della Curva A dello stadio San Paolo e non a caso si sarebbero trasferiti da Napoli a Milano proprio in occasione di partite giocate dal club partenopeo contro squadre delle principali città del Nord.
Si tratta di Carmine Tolomelli, di 32 anni, e Raffaele D’Avino, di 38.A Milano avrebbero messo a segno 3 colpi: rapine compiute soprattutto nei giorni precedenti o successivi alle partite del Napoli. Per loro il fermo (già convalidato dal gip) è scattato il 31 ottobre scorso, all’indomani di una rapina: merito soprattutto di un poliziotto della Squadra Mobile che aveva riconosciuto uno dei due malviventi in sella uno scooter lungo via Via Foppa, in zona Parco Solari.
I pedinamenti a distanza, compiuti soprattutto attraverso una minuziosa analisi delle telecamere di sicurezza posizionate lungo il percorso effettuato dai rapinatori, ha portato gli investigatori della Squadra Mobile a scoprire la base logistica milanese della banda: un appartamento preso in affitto a Rozzano dove la polizia, insieme a 3 Rolex frutto delle rapine messe a segno nei giorni precedenti, ha trovato anche alcuni telefoni cellulari e una ricetrasmittente, servita a due malviventi per comunicare tra loro senza correre il rischio di essere intercettati dalle forze dell’ordine. Nel box, invece, c’erano tre scooter e diversi caschi usati dai due rapinatori nelle loro “trasferte” milanesi.
“Abbiamo eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre persone risultate organiche di un gruppo arrestato in passato e a cui sono state contestate 42 rapine di orologi preziosi – ha spiegato Luca Izzo, capo della sezione antirapine – In manette il 47enne Ciro Torino, il 40enne Giuseppe Zerlenga e il 34enne Mario Perrucci. Gli contestiamo 9 colpi commesso tra la fine del 2016 e inizio 2017.
Hanno tutti precedenti specifici. Torino, in particolare, e’ risultato a Milano mentre avrebbe dovuto essere ai domiciliari in una comunita’ di Napoli”. Le ordinanze, firmate dal pm David Monti, sono state eseguite a Napoli, nel quartiere Sanita’. L’arresto di altri tre napoletani specializzati nelle rapine di Rolex a Milano è invece il risultato di un’indagine coordinata dal pm David Monti. Di quest’ultima batteria, accusata di aver messo a segno 9 rapine nel capoluogo lombardo, faceva parte anche Torino, che ora risponde anche di evasione per aver commesso una rapina a Milano mentre stava scontando gli arresti domiciliari all’interno di una comunità del Partenopeo. Due diverse batterie di rapinatori che però agivano sempre con la stessa tecnica, il collaudato trucco dello specchietto: uno scooter urta un’auto (soprattutto di grossa cilindrata quelle prese di mira) spostando lo specchio a lato guida. Quando la vittima abbassa il finestrino per raddrizzare lo specchietto, è sorpreso alle spalle da un uomo che gli afferra il braccio strappandogli l’orologio dal polso.
Tutto ciò nel giro di una manciata di secondi: quanto basta al rapinatore per strappare l’orologio, balzare in sella dello scooter guidato da un complice e scappare. Un fenomeno, quello dei “trasfertisti del Rolex”, che soltanto a Milano negli ultimi 8 anni ha portato a 40 arresti relativi a oltre 150 rapine, facendo recuperare refurtiva per decine di migliaia di euro. “Milano – ha commentato il dirigente della Squadra Mobile, Lorenzo Bucossi – è il bersaglio ideale per l’alto numero di orologi di valore in circolazione”. Tutti i 5 arrestati risiedono a Napoli, nel quartiere Sanità, e nel 2014 erano già finiti in carcere per reati analoghi.
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