Si e’ autoproclamato boss della criminalita’ locale riuscendo cosi’ ad ottenere l’assunzione come guardiano presso un’impresa operante nell’Area di sviluppo industriale di Carinaro, nel Casertano, attraverso continue minacce di morte al titolare. Ma la sua caratura criminale era inventata di sana pianta, cosi’ come erano millantate le amicizie con boss di primo piano della camorra locale.
Alla fine, per il 38enne Carmine Caiazzo, residente a Teverola, sono cosi’ arrivate la manette da parte dei carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il reato di estorsione emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord. Nessuna aggravante mafiosa per l’uomo, ma di certo il danno economico prodotto all’azienda e’ stato enorme; per quattro anni, dal luglio 2013 all’ottobre 2017, Caiazzo, senza mai presentarsi a lavoro, ha percepito a titolo di estorsione somme mensili dai 500 ai 1000 euro, e in almeno una circostanza, ha minacciato con una bottiglia di vetro uno dei responsabili del cantiere di un centro di proprieta’ degli stessi titolari dell’impresa, affermando che se non avessero pagato la somma di 1000 euro al mese, sarebbe tornato per ammazzare tutti con un’ascia.
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