Dalle prime ore del mattino, i militari della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, insieme al personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno, hanno dato esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare, tra Napoli, quartiere Ponticelli, Padula e Sala Consilina , nei confronti di 9 soggetti, tra i quali tre donne, poiché ritenuti a vario titolo responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine denominata “The last lie”, condotta in pochi mesi dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, diretta dal Capitano Davide Acquaviva, ha consentito di individuare e disarticolare una collaudata ed organizzata attività di spaccio di sostanze stupefacenti al minuto, consolidata all’interno di vari comuni del Vallo di Diano con un fiorente mercato illecito allestito sistematicamente per la vendita della droga.
Il nome dell’indagine deriva dall’abitualità, da parte dei soggetti coinvolti, di mentire non solo con gli acquirenti relativamente alle proprie vere identità – stratagemma adottato per eludere l’identificazione delle forze di polizia – ma anche tra di loro, allorquando i gregari mentono ai loro capi relativamente agli incassi delle vendite, rappresentandogli fittiziamente di aver guadagnato meno soldi dai consumatori delle droghe, per ritagliarsi maggiori introiti personali.
I soggetti coinvolti (di età compresa tra i 19 ed i 39 anni, tra i quali tre donne di 19, 28 e 36 anni ed un cittadino di origine pakistana) gestivano, tramite una vera e propria “rete” con disponibilità di persone-pusher e di mezzi di trasporto, lo spaccio di stupefacenti nell’intero Vallo di Diano, approvvigionando con droghe numerosi giovani e ripartendosi tra di loro gli utili.
Le dosi maggiormente vendute erano costituite da eroina, cocaina, hashish e metadone e la vendita avveniva non solamente a ridosso dei fine settimana ma anche nei giorni feriali. Nel corso dell’attività investigativa sono stati sottoposti a sequestro numerosi quantitativi di stupefacenti per stimate oltre 4.000 dosi singole e sequestrati oltre 5.000 euro in contanti.
Gli arrestati odierni sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nonché all’obbligo di dimora nei comuni di rispettiva residenza. L’ordinanza è stata emessa dal GIP di Lagonegro, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Capo Dott. Vittorio Russo.
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