Avellino. Operaio di Pianodardine era stato arrestato per furto, guista sotto l’effetto di stupefacenti e omissione di soccorso: il giudice del Tribunale di Avellino lo ha condannato ad un anno e 4 mesi di reclusione per il furto di un automobile a Cesinali.
L’operaio all’esame tossicologico è risultato positivo all’assunzione di cocaina. Fuggito dopo aver tamponato con la sua Citroen Saxo, successivamente sottoposta a sequestro dai carabinieri, un piccolo fuoristrada Suzuki che era nella rotatoria della Maddalena e sul quale viaggiava una signora con la propria figlia e la piccola nipotina di due anni, è fuggito via senza prestare soccorso. Una corsa lungo il raccordo autostradale in direzione Salerno. Prima della galleria di Serino, nel territorio di Cesinali, ha abbandonato la Saxo su una piazzola di sosta, e ha scavalcato la recinzione.
Quindi ha cercato di rubare una vettura ma la proprietaria si è accorta dell’uomo e ha cominciato ad urlare, mettendolo in fuga.
E proprio a Cesinali i Carabinieri della Stazione di Atripalda, diretti dal comandante Costantino Cucciniello, insieme a quelli di Aiello del Sabato, lo hanno arrestato dopo il furto.
A segnalare il ladro era stato un passante, fornendo utili informazioni agli investigatori. I militari, non appena hanno ricevuto la segnalazione si sono attivati per rintracciare l’uomo, e proprio grazie alla descrizione dettagliata del passante, sono riusciti in tempo a bloccare il fuggitivo. Una volta condotto in caserma e identificato, dagli ulteriori accertamenti risultava che l’uomo poco prima, alla guida della sua autovettura, aveva provocato nel primo pomeriggio il grave sinistro stradale sulla Maddalena, nel quale rimanevano coinvolte due donne ed una bambina di due anni che viaggiavano a bordo del piccolo fuoristrada ribaltatosi dopo il violento impatto con la Saxo. Dopo l’impatto l’operaio si è allontanato senza sincerarsi delle condizioni di salute degli occupanti del veicolo urtato: tre donne tutte condotte con un’ambulanza del 118 presso l’ospedale Moscati di Avellino. La conducente ha riportato la rottura del polso guaribile in trenta giorni, la giovane figlia ha riportato invece contusioni varie mentre solo un caso fortuito ha evitato lesioni alla piccola di appena due anni. Durante la fuga, l’auto ha perso il paraurti con la targa, e grazie a questo i carabinieri sono riusciti a risalire al proprietario del veicolo pirata. Ieri dinanzi al tribunale di Avellino la condanna.
Articolo pubblicato il giorno 10 Novembre 2017 - 15:37