Sul territorio italiano la normativa che attualmente regolamenta la sicurezza sui luoghi e negli ambienti di lavoro è il Decreto Legislativo numero 81 del 2008, il testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che ha riformato il Decreto Legislativo 494/96, che a sua volta recepiva le direttive europee in materia contenute della direttiva comunitaria 92/57/CEE.
Il Decreto Legislativo 494/96 è stato per lungo tempo la normativa di riferimento più moderna e più completa in tema di sicurezza sul lavoro. Il D.L. 81/2008 ha reso più incisiva e più attuale tale normativa, allargando il campo d’azione delle prescrizioni in tema di sicurezza che in precedenza erano state sviluppate principalmente per il settore dell’edilizia, includendo delle previsioni più mirate ai diversi ambiti professionali.
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Affronteremo quindi una breve panoramica dei punti essenziali e delle regole che secondo la normativa novellata dal Decreto Legge 81/2008 devono essere osservate.
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L’evoluzione del mercato del lavoro e delle nuove tecnologie che negli ultimi anni hanno comportato la nascita di nuove figure professionali e di nuove procedure di lavoro, nonché la spinta dell’opinione pubblica che ha espresso indignazione per statistiche sugli incidenti sul lavoro e sulle malattie professionali tutt’altro che rassicuranti, hanno originato la riforma messa in campo con il D.L. 81/2008.
Si è inteso così dare risalto all’aspetto della sicurezza non semplicemente inteso soltanto come sicurezza fisica, ma anche tutela della sfera psichica e di valori della persona in quanto lavoratore. Si sono stabilite così attraverso la legge delle regole, delle procedure e delle misure di prevenzione da applicare per rendere i luoghi di lavoro sempre più sicuri, includendo diverse categorie professionali e modulando la regolamentazione delle norme di sicurezza per le diverse fattispecie di lavoratori.
La riforma ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione o della riduzione dei fattori di rischio degli infortuni e delle malattie professionali, attraverso la correzione dei comportamenti a rischio e la prevenzione generale di incidenti e infortuni mediante corsi informativi obbligatori e corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro per tutti i lavoratori rendendo obbligatorio per i datori di lavoro l’informazione sui rischi connessi alla professione nei confronti dei lavoratori.
Il datore di lavoro è onerato per legge ad applicare gli adempimenti previsti dal testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, pertanto tutte le aziende presenti sul territorio sono tenute all’osservanza della legge e alla formazione e informazione dei propri dipendenti e collaboratori sui rischi connessi alle attività lavorative.
La Legge prevede la redazione di un documento di valutazione rischi da parte di tutte le imprese operanti sul territorio.
Il documento di valutazione rischi
È il documento che viene redatto dopo un’attenta valutazione dei rischi. Deve riportare data certa e contenere le seguenti a informazioni:
Questa è una fase molto importante poiché è volta all’individuazione delle criticità di ciascuna attività professionale al fine di individuare le migliori strategie di sicurezza sul lavoro.
Riassumendo, i lavoratori sono tenuti all’osservanza di principali doveri in tema di sicurezza. I più importanti sono:
Le prescrizioni a carico del lavoratore per garantire i livelli di sicurezza sugli ambienti di lavoro differenziano il Decreto Legge 81/2008 dalla vecchia Legge 626/1994. Il Testo Unico prevede che i lavoratori abbiano un ruolo attivo nella gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro, una situazione diversa rispetto al passato in cui lo stesso era meramente un esecutore di ordini e mansioni.
Al lavoratore viene data la responsabilità di porre in essere tutti i comportamenti e le procedure necessarie per l’eliminazione e la riduzione di qualsiasi emergenza o pericolo si possa verificare durante le attività lavorative che possa comportare danni non solo al personale e ai collaboratori ma a tutte le persone presenti all’interno dell’azienda.
Naturalmente c’è da dire che l’efficacia delle norme che regolamentano la sicurezza sul lavoro presuppone il recepimento e l’osservanza da parte degli operatori e di chi è tenuto ad osservarle. Molte volte i necessari livelli di sicurezza per preservare la vita e la salute di tutte le persone presenti sui posti di lavoro passano per il buonsenso e per le più elementari regole di correttezza comportamentale.
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