Storia e significato dell’anello di fidanzamento
Suggellare il proprio amore con un anello,che proprio per la sua circolarità rimanda all’eternità della promessa nuziale, è una tradizione dalle origini antiche.
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Vi siete mai domandati perché l’anello cinge proprio il dito anulare della mano sinistra? Dovete sapere che gli antichi Egizi ritenevano che in questo dito ci fosse una vena che correva diretta verso il cuore e dunque le spose egizie erano solite indossarlo in questo modo.
Proprio per questo la parola anulare deriva dal latino anulus che significa appunto anello. La scelta della mano sinistra invece è di natura più pratica e materiale, dal momento che rispetto alla destra è la mano meno impiegata nel nostro affaccendarsi giornaliero.Che sia la mano destra o quella sinistra la scelta dell’anello di fidanzamento resta senza dubbio un grande scoglio da superare per i nostri amici maschietti.
La proposta di matrimonio è un momento importante per la vita di coppia e un anello di fidanzamento adeguato è il coronamento di questo momento. Con l’anello si esprime la volontà dell’uomo di impegnarsi in qualcosa di solido che perduri nel tempo.
Per tutti questi motivi e per la rilevanza che esso ha nel rapporto,la scelta dell’anello può essere alquanto ostica. Vediamo allora qualche consiglio sul come scegliere il vostro anello di fidanzamento.
SCELTA DELL’ANELLO
Che sia con una,tre o fatto interamente di pietre l’anello di fidanzamento è e resterà per sempre un oggetto prezioso per ogni coppia.Ovviamente non tutti possiedono lo stesso budget e la medesima disponibilità economica ma con qualche attenzione possiamo comunque regalare un anello di qualità ed eccellenza alla nostra futura consorte. La prima cosa da capire è che l’anello è costituito da due elementi imprescindibili: Metallo e pietra.
Il tipo di metallo
La qualità e il tipo di metallo sono fattori essenziali per la scelta dell’anello.
La scelta più comune ricade senza dubbio sull’oro giallo.Più è puro il metallo più esso presenetrà un colore intenso perchè conterrà una percentuale di oro maggiore(State dunque ben attenti ai carati).
L’oro bianco è anch’esso una valida scelta,più sobrio ed elegante ma senza dubbio più impegnativo.Quest’ultimo infatti nel corso del tempo perde la placcattura applicatagli e dovrà quindi essere ricondotto dall’orafo per applicargliene una successiva.
L’oro rosa sembra molto di tendenza in questo periodo ma sempre dopo il platino che rappresenta l’apice nella scala dei metalli preziosi.
Chi volesse optare invece per una soluzione più economica potrebbe ricorrere al titanio, all’argento o all’acciaio inossidabile.
PIETRA PREZIOSA
Solitamente la pietra che più si sposa ad un anello di fidanzamento è il diamante. “Un diamante è per sempre” diceva la copywriter Frances Gerety e ricordiamo ancora la sensualissima Marilyn Monroe cantare ” Diamonds are a girl’s best friend”. Da quando i diamanti furono scoperti nel 1866 in Sud Africa questa gemma si è imposta con la forza di un “must have” nei portagioie femminili.
Nella scelta di un diamante dobbiamo prestare accortenza a caratteristiche quali il colore che va dal bianco eccezionale fino al giallo, la purezza che può essere alterata da eventuali inclusioni che si formano durante il processo di genesi, di del minerale, e il suo peso che si misura in carati. Un carato equivale a 0,20 grammi.
La versione più diffusa di anello è sicuramente quella del anello solitario, cioè quella dell’unico diamane incastonato. L’affermazione di questo modello si deve senza dubbio all’azienda Tiffany & Co che nel 1886 iniziò a forgiare questi anelli con incastonatura a sei braccia. Un’ altra soluzione ormai divenuta classica nel panorama orafo è la veretta, un cerchio perfetto di cinque diamanti. Questi possono anche costituire un mezzo giro o un giro completo, in questo caso secondo alcuni si tratterebbe non di una veretta ma di una riviera.
Abbiamo poi il modello trilogy che prevede tre diamanti con il maggiore posto al centro. Il significato metaforico di questa scelta sta nel voler esprimere il priprio amore passato, presente e futuro.
Se l’opzione di un diamante dovesse invece sembrarci troppo proibitiva si può ricorrere a pietre sintetiche o alla moissanite.
Inoltre un ulteriore particolare della scelta potrebbe ricadere sull’apposizione di un’incisione dal contenuto personale e intimo; durante il XVIII secolo, ad esempio, si diffusero gli anelli di poesia che riportavano al loro interno alcuni versi.
Alcune gioiellerie infine propongono di acquistare una parure che comprende anche la fede nuziale o un set da tre che comprende ambo le fedi.
Qualunque saranno i motivi che orienteranno la vostra scelta e di qualunque manifattura sarà il vostro anello, esso sarà l’oggetto tangibile che vi rimanderà col pensiero ai momenti cruciali del vostro percorso insieme.
Articolo pubblicato il giorno 19 Novembre 2017 - 12:04