Decine di foto postate su facebook per dare solidarieta’ Claudia, la sedicenne allieva del liceo classico ‘Orazio Flacco’ di Portici (NAPOLI) sospesa dalla dirigente scolastica, per aver criticato sui social l’operato dell’Istituto. L’iniziativa e’ dell’Unione degli Studenti della Campania che scende in campo al fianco della studentessa. ”Noi scegliamo di stare dalla parte di Claudia – spiegano in una nota stampa – perche’ il suo atto di coraggio e di verita’ deve essere un esempio per tutta la popolazione studentesca che troppo spesso subisce in silenzio gli abusi di potere dei dirigenti”. Ad essere criticato e’ l’operato del dirigente del ‘Flacco’, Iolanda Giovidelli. ”Nelle nostre scuole i dirigenti applicano a proprio piacimento le leggi, stravolgendo e approvando arbitrariamente regolamenti di Istituto repressivi, non rispettando e non informando gli studenti dei diritti sanciti dallo ‘Statuto dei diritti delle Studentesse e degli Studenti’ e dalle altre leggi conquistate con il sangue, l’impegno e l’allegra ribellione di studenti prima di noi”. ”L’atto della dirigente scolastica – denunciano i rappresentanti dell’Uds – palesa una scuola e una societa’ dove i pochi che detengono il potere non accettano opposizione, critiche e dissensi”. Le parole della studentessa, aggiunge l’Uds, ”aprono uno squarcio nel contesto della ‘Buona Scuola” dove ” tra falsi premi e finti riconoscimenti, si nasconde soltanto una retorica classista della competizione e della meritocrazia, funzionale a mettere tutti contro tutti, a creare la guerra tra poveri, escludere e allontanare i piu’ deboli”. A tutto cio’ si oppone dell’Uds: ”Faremo di ogni scuola una scuola ribelle fino all’abrogazione della ‘Buona Scuola’, e apriremo una fase costituente per creare dal basso una scuola in grado di essere una comunita’ educante, fondata sulla partecipazione e la democrazia, in grado di autogovernarsi ”. A chiudere il comunicato lo slogan mostrato anche su cartelli delle foto postate su facebook. ”Complici e solidali con Claudia. Non vogliamo una scuola in cui si impara a sopravvivere disimparando a vivere”
Articolo pubblicato il giorno 28 Novembre 2017 - 15:01