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Parete, uccide i genitori: il Gip convalida il fermo di Afratellanza. Il 40enne resta in carcere

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Parete. Resta in carcere dopo la convalida del fermo e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere Graziano Afratellanza, il 40enne di Parete che lunedì sera ha trucidato gli anziani genitori con un coltello e poi è scappato. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini sono indirizzate ora a capire la genesi di questo duplice omicidio da parte di un uomo con seri disturbi psichici e in cura per problemi di comportamento e depressione all’Asl di Aversa. Graziano Afratellanza era fuggito dopo il delitto e ritrovato dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa, coordinati dal maggiore Antonio Forte, in via Santa Maria a Cubito, nel territorio di Villa Literno. Il 40enne dopo l’arresto non ha mai ammesso di aver ucciso nel sonno i familiari. La difesa punterà molto sulla salute mentale dell’indagato e sulla sua capacità di intendere e volere al momento del fatto. L’uomo, un anno fa, aveva subito un trattamento sanitario obbligatorio, e poi era tornato a casa in via Scipione l’Africano, dove è avvenuto il duplice delitto. Le due vittime Francesco Afratellanza, 82 anni e la moglie Antonietta Della Gatta, 79 anni, originaria di Gricignano di Aversa, sono nella sala mortuaria dell’ospedale di Aversa in attesa dell’esame autoptico disposto dalla procura di Napoli Nord.


Articolo pubblicato il giorno 23 Novembre 2017 - 11:36

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